Cronaca

Svedese pronto a inviare casa sulla luna, ma mancano fondi

Forse nel 2015 sogno artista che costruì su alberi e sott'acqua

La Luna

Redazione Ansa

Trovare in 184 giorni i finanziamenti per il sogno di una vita, perché "l'impossibile diventi possibile". Il progetto di Mikael Genberg, eclettico artista svedese che da anni pensa di mandare una casa che, con l'ausilio di robot si costruirà da sola sulla luna, sembra farsi più vicino. Potrebbe diventare già realtà l'anno prossimo.
    Quindici anni fa Genberg - specializzato nella costruzione di abitazioni in posti molto strani - ha cominciato a pensare di inviare sulla luna quello che è considerato il prototipo della casetta tradizionale svedese: assi di legno rosso falun, spigoli di un bianco luminoso, una piccola finestra e una porta azzurra.
    Soprannominata Moonhouse, nell'immaginazione dell'artista dovrebbe rappresentare ''il primo segno d'arte sulla luna''.
    Nonostante la Svezia avesse cominciato a partecipare alla corsa per lanciare satelliti, il progetto di Genberg ha avuto numerose battute d'arresto e la crisi finanziaria del 2010 gli ha dato una ulteriore frenata. Nelle sue intenzioni Moonhouse, la cui costruzione sul terreno lunare sarebbe affidata alla robotica spaziale, dovrebbe essere sistemata accanto alla bandiera americana, piantata tra i crateri argentei dagli astronauti nel 1969. Rivestita da tessuti derivanti da tecnologia spaziale appositamente sviluppati per resistere alle fortissime escursioni termiche lunari, leggera perché non sollecitata dalla forza di gravità simile a quella che agisce sulla terra, la casetta ha per ora un vero e solo limite: il suo costo, previsto il 15 milioni di dollari.
      La sua visionarietà, affermano i suoi sostenitori, andrebbe premiata. Moonhouse, ha spiegato Genberg alla stampa svedese, ''non è certo una provocazione... io la percepisco piuttosto come una sorta di faro lunare del pensiero umano''.
   

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