Vincenzo Speziali, nipote e omonimo dell'ex senatore del Pdl, è indagato nell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato all'arresto dell'ex ministro Claudio Scajola. Il suo nome figura in un decreto di perquisizione insieme a quello degli otto arrestati che in questo atto sono accusati di associazione a delinquere e associazione mafiosa. Speziali, in particolare, grazie al matrimonio con una parente dell'ex presidente libanese Amin Gemayel, secondo l'accusa avrebbe goduto di notevoli entrature in quel Paese, dove avrebbe dovuto rifugiarsi Amedeo Matacena. Dal decreto di perquisizione emerge che a Speziali si sarebbe rivolto in più occasioni Scajola.
Vincenzo Speziali, il nipote omonimo dell'ex senatore del Pdl, sarebbe coinvolto anche nelle indagini relative al soggiorno libanese di Marcello Dell'Utri. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, incontrando i giornalisti. ''C'è qualche identità personale - ha detto Cafiero De Raho - in relazione alle due indagini. Si tratta di un personaggio destinatario di perquisizione che ci risulta protagonista nella vicenda Dell'Utri''. Alla successiva domanda dei giornalisti di fare il nome, De Raho ha detto: ''Speziali''.
"Cado dalle nuvole, mi hanno messo in mezzo a una storia che non conosco". Lo ha detto all'ANSA Vincenzo Speziali, destinatario di un avviso di garanzia nell'inchiesta che ha portato oggi all'arresto di Claudio Scajola. "Mi auguro di poter vedere preso i magistrati per mettere in chiaro la mia posizione", ha aggiunto.
Non ho niente a che fare con Amedeo Matacena, non so dove si trovi e Scajola non mi ha mai chiesto nulla in proposito". Lo ha detto all'ANSA Vincenzo Speziali, residente a Beirut e destinatario di un avviso di garanzia nell'inchiesta ad un presunto intervento dell'ex ministro per fare rifugiare in Libano l'ex deputato calabrese.
- "Certo che Scajola si è rivolto a me, ma solo perché sembrava potesse essere candidato alle europee e io potessi collaborare alla sua campagna". Lo ha detto all'ANSA Vincenzo Speziali, spiegando così quanto contenuto nel decreto di perquisizione ricevuto oggi secondo il quale l'ex ministro si sarebbe rivolto in più occasioni a lui.
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