Professioni

Cassa dottori commercialisti, 1,5 milioni per iscritti con mutui

Distilli: Un aiuto per 'recuperare anche l'effetto inflattivo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 APR - Via libera dalla Cassa dottori commercialisti (Cdc) allo stanziamento di 1,5 milioni per "l'erogazione di un nuovo contributo assistenziale diretto ad agevolare gli iscritti che hanno sottoscritto un finanziamento o un mutuo". Lo fa sapere lo stesso Ente previdenziale privato.
    Per il presidente Stefano Distilli "l'aumento del costo della vita e la conseguente crescita dei tassi di interesse che hanno caratterizzato l'economia italiana in questi anni post pandemia ci ha portato a implementare politiche di welfare finalizzate ad assicurare un sostegno agli iscritti non solo a livello professionale, ma anche familiare", perciò, ha proseguito, in tale ottica "sono centrali le misure che possono rappresentare un contributo all'economia delle famiglie degli associati, e che permettano di recuperare anche l'effetto inflattivo come l'aumento dei contributi assistenziali e questa nuova iniziativa".
    Il contributo, spiega la Cdc, "sarà pari al 100% degli interessi passivi sostenuti nel 2023 fino a un massimo di mille euro, come attestati dall'istituto di credito o finanziamento" ed i beneficiari sono i dottori commercialisti iscritti alla Cassa non titolari di una pensione diretta della Cassa (anche pensionati in regime di totalizzazione e cumulo), ad eccezione dei pensionati di invalidità in attività.
    Dal punto di vista amministrativo, recita ancora la nota, "la differenza degli scorsi anni, le domande degli iscritti non saranno più gestite tramite "bando", quindi "ciò consentirà alla Cassa di gestire singolarmente le richieste liquidandole senza dover attendere la formazione di una graduatoria finale e, di conseguenza, riducendo il tempo necessario all'erogazione del contributo agli associati in possesso di tutti i requisiti previsti. È possibile presentare la domanda fino ad esaurimento dei fondi stanziati e, comunque, entro e non oltre il 31 gennaio 2025". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it