Marche

Terremoto: "rinascita territori passa da ricostruzione sociale"

Confronto all'università di Macerata promosso da consigli Unipol

Redazione Ansa

(ANSA) - MACERATA, 12 MAG - Un confronto corale sulla ricostruzione sociale dopo il terremoto che ha devastato il Centro Italia, un'occasione per gettare le basi di possibili collaborazioni tra rappresentanti di università, istituzioni e territori: questo è stato l'incontro promosso all'Università di Macerata e dai consigli regionali Unipol del Centro Italia - Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria - nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile, con la partecipazione del commissario per la ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli. "I consigli regionali Unipol sono impegnati sui territori, e ancora più intensamente in quelli del cratere, per essere attivatori di partnerariati nel quadro degli obiettivi dell'agenda 2030", ha spiegato Marisa Parmigiani del Gruppo Unipol. "E lo fanno - ha aggiunto - attraverso alleanze a geometria variabile per realizzare in maniera efficace ed efficiente progetti condivisi e mettendo sempre al centro il protagonismo civico delle comunità, in grado di dare senso compiuto alle iniziative e agli obiettivi da raggiungere". "Se vogliamo ottenere un rinnovamento e uno sviluppo - ha detto in apertura il rettore John McCourt - bisogna investire di più nella ricostruzione sociale, culturale, psicologica, temi ugualmente importanti come quelli della ricostruzione fisica ed economica, per ripartire dopo il trauma collettivo del sisma". "L'Università di Macerata, con le sue riconosciute eccellenze nel campo degli studi umanistici e sociali, con discipline che vanno dalla filosofia e psicologia alle materie economiche e giuridiche, può dare un contributo unico ed importante che forse è stato finora sottovalutato", ha aggiunto il rettore. "Da un recente studio della Banca d'Italia - ha sottolineato Castelli - si evidenzia la forte incidenza del sisma sulla riduzione demografica nei territori del cratere. La riparazione socio-economica di mia competenza - ha proseguito - non può prescindere dalla socialità e dal welfare, con particolare attenzione alla componente degli anziani e dei fragili". "Sull'Appennino sono in atto interventi già codificati di tutte le regioni, - ha concluso il commissario alla Ricostruzione post sisma - dobbiamo coordinare queste azioni al meglio in modo che il rendimento sociale, in termini di eguaglianza e sostenibilità, venga messo a terra e ottimizzato. E l'Università di Macerata ci può aiutare in questo processo". (ANSA). Leggi l'articolo completo su ANSA.it