Marche

Entro metà maggio progetto definitivo Rettorato storico Univpm

Lavori finanziati con 12,3 milioni Piano ricostruzione pubblica

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 14 MAR - Consegna del progetto definitivo entro il 15 maggio 2023 ed esecutivo entro la fine di settembre 2023, per poi avviare le procedure di gara per i lavori di recupero e adeguamento sismico del palazzo storico del Rettorato dell'Università Politecnica delle Marche, nel cuore del capoluogo marchigiano. È la roadmap tracciata dal rettore Univpm Gian Luca Gregori alla conferenza stampa di presentazione del progetto, alla presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del Commissario Straordinario del Governo alla Riparazione e Ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli, del direttore generale Univpm Alessandro Iacopini e del pro rettore Univpm Marco D'Orazio. L'immobile ottocentesco, in piazza Roma, era rimasto gravemente danneggiato dal terremoto del Centro Italia nel 2016 e 2017. I danni avevano interessato sia le strutture murarie che la copertura lignea. Nell'edificio, al momento del sisma, lavoravano circa 50 dipendenti dell'Ateneo. L'opera rientra tra le 742, rimaste fino ad oggi fuori dalla ricostruzione, finanziate con uno stanziamento complessivo di 642,5 milioni di euro e viene finanziata con 12 milioni e 300mila euro (finanziamento a copertura dell'intervento) nel nuovo Piano della ricostruzione pubblica delle Marche. Una struttura importante non solo per l'Ateneo, ma anche per il capoluogo perché dotata di un'Aula Magna, messa a disposizione anche per eventi della città. L'intervento, privilegerà la tutela del bene, mantenendo inalterati gli aspetti architettonici e quelli distributivi, garantendo i necessari adeguamenti per la sicurezza sismica e la sostenibilità. Il gruppo di progettisti è lo stesso che si occupa del'ex Palazzo di Vetro (Acale srl; Fima Engineering srl; Tfe Ingegneria srl; Ingegner Marija Golubovic; Ingegner Lorenzo Sensini; Archeolab Soc Coop). Secondo il rettore Gregori, "l'intervento del Commissario per la Ricostruzione e del presidente della Regione ci ha permesso di accelerare le tempistiche. Il progetto va visto in connessione al recupero del palazzo della Provincia di Ancona, ndr perché così daremo un nuovo volto a questa parte, centrale, importante della città". I lavori di recupero e adeguamento sismico consentiranno di "rimettere in sicurezza un patrimonio immobiliare di eccellenza nel pieno centro della città capoluogo di regione". L'Università Politecnica delle Marche "è un istituto molto importante per la formazione e per la competitività del sistema Marche" e investimenti in questa direzione, come il recupero del Rettorato "creeranno una città più sicura, più moderna e l'immagine di una città che cresce". Castelli ha avuto "una grande attenzione nel recupero di risorse che altrimenti sarebbero andate perdute a discapito della nostra Regione e oggi, da Commissario, sicuramente potrà dare una accelerazione al processo di ricostruzione, perché ha vissuto il sisma da sindaco, da assessore e oggi lo vive nel ruolo apicale di Commissario". La "sua capacità e intuizione ci ha reso possibile una distribuzione di talmente tante risorse che siamo riusciti a risistemare i luoghi più colpiti, simbolici, sia del cratere, ma anche quelli fuori cratere, perché il sisma 2016 ha avuto ripercussioni importanti anche fuori dal cratere". Una "manovra economica senza precedenti" dice Castelli, riferendosi al Piano da circa 650milioni che guarda anche fuori dal cratere sismico e che è stato accolto "nel pieno consenso di tutta la comunità del sisma". Investire nel recupero della sede storica dell'Ateneo di Ancona, secondo il commissario straordinario "riguarda tutta la regione e l'intero cratere, che guardano alle università come a soggetti decisivi per il rilancio economico del tessuto colpito dal sisma". "La seconda missione della ricostruzione è quella della riparazione" aggiunge, rimarcando che "ieri l'Ufficio Speciale per la ricostruzione ha siglato un accordo con la Soprintendenza per fare in modo che questa possa avere a disposizione istruttori specializzati e competenti proprio per le materie che riguardano la modulistica, le tutele e quant'altro. Ci doteremo di una percentuale aggiuntiva di archeologi, storici dell'arte e architetti specializzati" in modo da sviluppare il progetto "nei tempi richiesti". "Tecnicamente l'ordinanza sarà firmata martedì prossimo" in Cabina di Coordinamento Sisma ha annunciato. (ANSA). Leggi l'articolo completo su ANSA.it