Terremoto: Castelli incontra Unioncamere, rilanciare Pmi
Camere soggetti attuatori per alcuni interventi Pnrr sisma
(ANSA) - ANCONA, 02 FEB - Il punto sugli interventi attuati a
favore delle imprese, in particolare le piccole e le medie, e la
conferma dell'impegno a collaborare con il Governo in tutti i
campi di competenza delle Camere di commercio per il rilancio
dell'economia territoriale. Sono stati i temi al centro
dell'incontro di ieri a Roma nella sede di Unioncamere, tra il
commissario straordinario alla Ricostruzione post sisma del
2016, Guido Castelli, il presidente di Unioncamere, Andrea
Prete, il segretario generale, Giuseppe Tripoli, e il presidente
della Camera di commercio delle Marche, Gino Sabatini. "Le
Camere di commercio sono le sentinelle del tessuto economico
locale, tanto più in questo momento cruciale per la
programmazione delle ingenti risorse del Pnrr, comprese quelle
del Piano nazionale complementare sisma", ha detto Castelli.
"Parliamo di circa 1,8 miliardi di euro che possono dare respiro
ai territori colpiti dal terremoto, dando loro le risorse e gli
strumenti necessari per costruire i prossimi passi verso la
rinascita - ha aggiunto -. Unioncamere è il soggetto gestore di
alcune importanti misure dei bandi NextAppennino, dedicate al
turismo, cultura, sport e inclusione sociale". "Le richieste
pervenute, in due bandi su tre, superano di gran lunga la
dotazione messa a disposizione e, nel caso del bando rivolto
alle imprese turistiche, la metà delle domande arriva da realtà
operanti nei comuni maggiormente colpiti ha detto ancora
Castelli -. Un segnale chiaro e inequivocabile della forte
volontà delle nostre imprese di restare nell'Appennino centrale
e continuare e credere e investire in settori chiave per il
futuro di questa terra".
"Prosegue la collaborazione fruttuosa a favore delle imprese
delle quattro regioni colpite dagli eventi sismici - ha
sottolineato il presidente di Unioncamere, Prete -. Per far
rinascere le economie di queste aree, la strada maestra è il
sostegno all'impresa. La ripartenza e la rigenerazione delle
aree dei terremoti dell'Appennino centrale dipendono dalla
capacità di riattivare le potenzialità economiche e la vitalità
sociale di territori da sempre operosi, nel ricreare le
convenienze per vivere, lavorare, investire e fare impresa nei
borghi e nelle città dell'Appennino centrale, ricchi non solo di
storia e bellezza, ma anche di vocazioni produttive e
competenze". (ANSA).
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