Sicilia

Sanita: a Salina proteste per riduzione servizi emergenza

Sindaci, indispensabili in un tessuto disagiatissimo

Redazione Ansa

(ANSA) - LIPARI, 03 MAR - Cresce la preoccupazione nell'isola eoliana di Salina per la paventata riduzione del Presidio territoriale d'emergenza. A farsi portavoce delle preoccupazioni dei cittadini e del loro forte malcontento sono i sindaci Domenico Arabia (Santa Marina Salina), Giacomo Montecristo (Leni) e Clara Rametta (Malfa) che hanno inviato una nota al presidente della Regione, all'assessore regionale alla Salute, al Dipartimento regionale per la pianificazione strategica e al direttore dell'Asp di Messina.
    I tre sindaci degli altrettanti comuni dell'isola, dopo aver evidenziato l'importanza del presidio, hanno chiesto "venga preservata l'operatività attuale del Pte di Salina, in virtù della propria funzione sociale ed emergenziale che assume tale postazione, in un tessuto disagiatissimo. Le aree, come le isole minori e Salina in particolare non dovrebbero, mai, essere oggetto di riduzione di nessun servizio, tantomeno quelli sanitari o relativi ai servizi di emergenza ed urgenza: al contrario dovrebbero essere rafforzate, al di là degli aspetti meramente numerici concentrandosi sulla qualità ed importanza dei servizi offerti".
    "La rimodulazione, se operata - concludono i sindaci - comporterà inevitabilmente una riduzione e il peggioramento del servizio di emergenze in un territorio definito 'disagiatissimo', privo (ad eccezione del Pte) di strutture ospedaliere, in cui risiedono circa 2.500 abitanti tutto l'anno, i quali vedranno ridotto in maniera drastica il diritto alla salute e, segnatamente, la possibilità di essere garantiti e soccorsi adeguatamente in caso di emergenze e urgenze". (ANSA).
   

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