Sicilia

Giornata mondiale malato: Messa a Catania con Mons. Gristina

Mondo della sanità catanese ha salutato l'arcivescovo uscente

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 11 FEB - "Il mondo della sanità a Catania è molto vasto e questo ha reso difficile essere presente con la desiderata frequenza. Ho cercato però di esserlo e ovunque sono stato ho trovato amore, competenza e servizio". Lo ha detto a Catania Mons. Salvatore Gristina, amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Catania, che ha presieduto stamane la Santa Messa in occasione della XXX Giornata Mondiale del Malato della Chiesa Cattolica celebratasi nell'ospedale Cannizzaro alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, dei vertici delle Aziende ospedaliere e sanitaria cittadine, di primari, operatori, volontari e ammalati, mons.
    Mons. Gristina ha ringraziato tutto il personale, ha sottolineato il ruolo delle Cappellanie ospedaliere auspicandone la crescita e ha testimoniato anche la sua esperienza di paziente. "Sono stato ricoverato in questo ospedale - ha detto - e ho vissuto un'esperienza di amore, di servizio e di competenza. Le aziende sanitarie sono realtà complesse. Nessuno è infallibile come può esserlo il Signore ma ognuno fa del suo meglio per il bene dell'altro".
    "La Sua presenza - ha detto Razza rivolgendosi a Mons. Gristina - si è sentita molto forte nei momenti piacevoli delle inaugurazioni, dove si è sentito l'impegno a migliorare, ma l'abbiamo avuta accanto anche nei momenti più complicati, nei quali si è sentito forte il richiamo alla Fede"."In questi due anni di pandemia - ha aggiunto - abbiamo potuto capire di più del rapporto con la malattia e nel mio cammino da assessore ho potuto constatare quanto forte sia il senso della professione e lo spirito di umanità anche davanti a circostanze enormi per le quali non bastano le risorse". Il direttore generale dell'Azienda Cannizzaro Salvatore Giuffrida, nell'esprimere la riconoscenza del personale, ha ricordato "la preziosa azione pastorale dell'Arcivescovo di conforto degli ammalati e di supporto agli operatori sanitari, vicino nella preghiera ma anche con la sua presenza". (ANSA).
   

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