Sicilia

Sanità: studioso, serve formazione su uso antibiotici

Tascini, ripristinare il programma di aiuto alla prescrizione

Redazione Ansa

(ANSA) - CALTANISSETTA, 10 OTT - "I germi multiresistenti sono tra le cause di morte più frequenti in Italia. Per questo motivo l'Antimicrobial Stewardship deve divenire un metodo di prescrizione controllata degli antibiotici al fine di impedirne l'uso scorretto che provoca inevitabilmente antibiotico resistenza". Ad affermarlo è il primario di malattie infettive dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta Giovanni Mazzola, organizzatore del XII congresso regionale della Simit.
    Il tema dell'antibiotico resistenza è stato approfondito dal professore Carlo Tascini, direttore della Clinica di malattie infettive dell'Azienda universitaria del Friuli centrale dell'ateneo di Udine. "L'antibiotico resistenza da circa una decina di anni è un problema grave in Italia e si è aggravato con il covid-19. La pressione sugli ospedali - spiega Tascini - ha fatto sì che le misure che erano state faticosamente messe in atto prima della pandemia si sono perse. Era stato fatto in molti ospedali un programma di Antimicrobial Stewardship cioè di aiuto alla prescrizione degli antibiotici, e quindi evitarli o interromperli quando non erano necessari, proprio per ridurre la selezione dei germi multiresistenti. Inoltre con le riorganizzazioni dei reparti per affrontare il covid, con l'assunzione di nuovo personale, non formato per l'Infection Control, si è visto un aumento della diffusione dei germi multiresistenti in tutti gli ospedali di tutta Italia. Più antibiotici vengono utilizzati e maggiore è il rischio di selezionare ceppi batterici inesistenti".
    "C'è un uso inappropriato - ha aggiunto - sia nella comunità umana che in quella animale, dato che vengono utilizzati antibiotici anche negli allevamenti che entrano poi nella catena alimentare e quindi anche nell'organismo umano, aumentando ulteriormente il rischio di selezione di antibiotico resistenza.
    Deve essere formato il personale, sia medico che infermieristico, alla gestione corretta dei germi multiresistenti in ambito ospedaliero perché noi abbiamo differenze notevolissime in questo Paese. In Campania e in Sicilia abbiamo un tasso elevato di klebsielle multiresistenti cosa che non si registra in provincia di Trento. Quindi bisogna rendere questa materia obbligatoria in ambito nazionale, non si può pensare che ogni regione vada avanti in ordine sparso".
    (ANSA).
   

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