(ANSA) - PALERMO, 09 OTT - Più risorse per le future mamme
delle isole minori siciliane. L'assessorato regionale alla
Salute, con il decreto 1022/21, ha rifinanziato e incrementato
il fondo grazie al quale potrà essere richiesto il bonus per
partorire nelle strutture del Sistema sanitario regionale. Un
contributo che da un massimo di tremila euro, come previsto
precedentemente, passa adesso a cinquemila euro.
La misura rientra in una più ampia azione del governo Musumeci
per la tutela e il sostegno degli arcipelaghi siciliani e ha
l'obiettivo di assicurare parità di diritti alle donne che
vivono nelle isole minori e che per partorire, in caso di
assenza di un punto nascita nel comune di residenza, sono
costrette a trasferirsi e a sostenere costi extra.
Per accedere al contributo occorre avere due requisiti: essere
residenti in un Comune di un'isola minore siciliana in cui è
assente, anche temporaneamente, un punto nascita e avere
partorito in una struttura autorizzata del Servizio sanitario
regionale. Quest'ultimo requisito ricorre anche in caso di
interruzione di gravidanza verificatasi dopo il centottantesimo
giorno dall'inizio della gestazione e nell'ipotesi di bambino
nato morto o deceduto dopo un breve lasso di tempo.
Il contributo può essere richiesto entro 60 giorni dal parto,
compilando l'apposito modello e l'autocertificazione da inviare,
tramite Pec, al protocollo generale del Comune di residenza. Il
beneficio economico è esteso anche alle mamme che hanno
partorito nel periodo tra l'1 gennaio 2019 e il 31 dicembre
2020. Nel dettaglio, chi ha partorito dal 1 gennaio 2021 può
presentare l'istanza entro 60 giorni dalla pubblicazione del
Decreto, mentre è da considerarsi valida, in sanatoria per
l'anno 2021, l'istanza presentata in data antecedente la
pubblicazione nel caso sia stata già acquisita al protocollo del
Comune (ANSA).
Sicilia: Regione,più risorse per future mamme nelle isole minori
Contributo passa da tre a cinque mila euro