Sicilia

Covid:spazio degli sguardi a Villa Eleonora hospital Palermo

Consente visite familiari a pazienti riabilitazione cardiologica

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 06 GIU - Inaugurato a 'Maria Eleonora Hospital' di Palermo, ospedale di alta specialità accreditato con il servizio sanitario nazionale, lo "Spazio degli Sguardi", un'area appositamente realizzata per consentire le visite dei familiari ai pazienti della riabilitazione cardiologica in assoluta sicurezza, grazie ad un atrio collegato tramite un vetro al corridoio esterno.
    Nei giorni dedicati alle visite (due a settimana, il martedì e il giovedì, dalle 15 alle 17) i pazienti ricoverati nella riabilitazione cardiologica potranno vedere i propri familiari e comunicare con loro attraverso un sistema vivavoce, in piena sicurezza. L'area sarà decorata con disegni realizzati dagli stessi pazienti ricoverati durante le attività di supporto psicologico; il disegno rappresenta infatti uno degli strumenti terapeutici del percorso riabilitativo. Il progetto è ideato e voluto dalla direzione, in collaborazione con le psicologhe Fabrizia Rubino e Vitalba Lamia, che nei mesi scorsi hanno lavorato con i pazienti per garantire loro un sostegno emotivo e psicologico durante i periodi di degenza, trascorsi senza poter vedere i propri familiari.
    "A differenza di altri spazi - spiegano Rubino e Lamia - qui c'è una possibilità di 'contatto' più autentico anche se attraverso un vetro. L'incontro è svincolato da particolari 'armature', dispositivi di protezione individuale come tute o guanti, le persone indossano solo la mascherina. I pazienti in riabilitazione, che sono alla seconda settimana di degenza cardiologica, hanno così la possibilità di alleviare la sofferenza causata dalla distanza e dalla lungodegenza. Questo consente di migliorare gli aspetti motivazionali del percorso riabilitativo, abbattendo la percezione dell'isolamento".
    Il progetto risponde ad esigenze di salute psicofisica dei pazienti: "Non è immaginabile un percorso riabilitativo in cui il familiare non sia presente e parte attiva - osserva Vincenzo Sutera, direttore sanitario di Maria Eleonora Hospital -. Per il benessere dei pazienti e l'efficacia del piano di cure è fondamentale mettere in contatto le due dimensioni, sanitaria e relazionale, in un percorso di continuità". (ANSA).
   

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