(ANSA) - PALERMO, 13 APR - Prosegue l'intervento di sostegno
economico alle famiglie in crisi a causa della pandemia da
Covid-19. Il governo Musumeci, su proposta dell'assessore
regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro, Antonio
Scavone, ha liquidato 4,6 milioni di euro a 68 Comuni siciliani,
da destinare alle famiglie in difficoltà per l'acquisto di beni
di prima necessità. Un trasferimento che segue quello di 2,6
milioni avvenuto qualche giorno fa in 28 enti locali e che porta
così il totale erogato a 7,2 milioni di euro. Lo dice la Regione
siciliana. Si tratta di una parte della dotazione da 30 milioni
stanziata quest'anno dalla Regione - in aggiunta agli ulteriori
30 milioni liquidati l'anno scorso - ed erogabili a quei Comuni
che sono riusciti a caricare sulla piattaforma informatica la
rendicontazione di almeno il 50 per cento delle somme ricevute
nel 2020.
"Noi continuiamo ad esserci - afferma l'assessore Scavone - i
Comuni però facciano in fretta". Le somme erogate possono essere
utilizzate dalle famiglie per l'acquisto di beni di prima
necessità, come generi alimentari, ma anche per il pagamento
delle utenze. "In un periodo di grave emergenza sociale causato
dalla pandemia - prosegue l'assessore - si stima che sia
aumentata almeno del 30 per cento la fascia di popolazione con
gravi difficoltà economiche, i cosiddetti nuovi poveri. Con
questa misura vogliamo alleviare i gravi problemi del quotidiano
di queste persone e dare un aiuto concreto per fare la spesa o
pagare la bolletta della luce. Non appena anche gli altri Comuni
caricheranno sulla piattaforma i dati sulla spesa della prima
tranche, trasferiremo immediatamente i restanti 23 milioni
disponibili". (ANSA).
Covid: 7,2 milioni a 96 Comuni per le famiglie in difficoltà
Somme stanziate dalla Regione siciliana