Sicilia

San Marco, sala ibrida con tecnologie di ultima generazione

All'ospedale etneo braccio robotico Brian lab e Risonanza 3Tesla

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 04 GEN - "Il 2024 sarà l'anno del decisivo balzo in avanti, con lo sguardo al futuro, sulla spinta dei numerosi investimenti realizzati negli ultimi anni su dotazione di personale e apparecchiature che ci hanno consentito di definire l'ospedale e farne uno dei più attrezzati della Sicilia e del Sud Italia, in grado di fronteggiare le sfide importanti che il sistema sanitario ci chiede". Lo ha affermato il direttore generale del Policlinico di Catania, Gaetano Sirna, alla presentazione della sala ibrida dell'ospedale San Marco dotata di dispositivi di ultima generazione.
    Studiata per affrontare in un'unica sede interventi rischiosi è organizzata secondo un modello polifunzionale che unisce attività endovascolari a quelle chirurgiche. Ha attrezzature di sala operatoria e di diagnostica radiologica avanzata, come l'angiografo biplano, capace di ottenere immagini di elevatissima qualità. La presenza poi di un tomografo Tc portatile collegato alle apparecchiature e ai sistemi di neuronavigazione, consente il monitoraggio costante delle attività realizzate in presenza di ictus o aneurisma. Le dimensioni della sala, di 80 metri quadrati, consentiranno ai professionisti di muoversi con facilità e di manovrare le attrezzature agilmente e velocemente. Oltre a quelle di neurochirurgia, verranno eseguite procedure di chirurgia vascolare, addominale e toracica.
    L'ospedale è stato dotato anche del braccio robotico Brain lab, strumento ad altissima precisione che fa del San Marco uno dei pochi centri attrezzati per questo tipo di interventi di neurochirurgia dell'intero bacino del Mediterraneo. LA struttura ha anche una Risonanza magnetica 3Tesla, una delle apparecchiature più performanti nel campo della diagnostica ad alta specializzazione che consente studi più rapidi e di alta qualità rispetto a quelli tradizionali, fornendo informazioni utili per la diagnosi precoce, il planning terapeutico e il follow-up.
    L'azienda, infine, ha acquisito di recente un secondo robot Da Vinci, piattaforma tecnologicamente tra le più evolute per la chirurgia mininvasiva utilizzato soprattutto per interventi in urologia, chirurgia generale e ginecologia. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it