(ANSA) - PALERMO, 8 MAG - Con le nuove regole di ripartizione
delle somme del Fondo delle Autonomie locali, introdotte dalla
Legge di stabilità regionale, la Sicilia dimezza i tempi e
snellisce l'iter per trasferire le risorse ai 390 comuni
dell'isola.
Da quest'anno le somme destinate agli enti locali sono
calcolate applicando un'aliquota di compartecipazione al gettito
dell'Irpef, riscossa in Sicilia nell'anno d'imposta precedente.
La finanziaria 2014, poi, istituisce il Fondo perequativo
comunale, che prende il posto del Fondo di parte corrente delle
Autonomie locali, che consente di destinare una quota aggiuntiva
ai comuni per compensare eventuali squilibri che sarebbero
potuti derivare dalla destinazione delle somme ancorate solo al
gettito delle imposte sui redditi delle persone fisiche.
"I sindaci lamentano la mancanza di risorse adeguate da parte
della Regione ai comuni - dice l'assessore regionale alla
Funzione pubblica e autonomie locali, Patrizia Valenti - In
risposta a queste esigenze il governo regionale ha già attivato
le procedure per coprire 100 milioni di investimenti con un
mutuo da attivare presso la Cassa depositi e prestiti; le
procedure sono in corso".
"Il nuovo meccanismo - aggiunge - previsto nella finanziaria
2014 si basa su alcuni principi più favorevoli sul piano della
semplificazione amministrativa perché con questo sistema per
ogni trimestre le somme destinate a ciascun comune saranno
devolute automaticamente; il procedimento utilizzato finora
prevedeva una serie di step: la pubblicazione di avvisi
pubblici, di un'istruttoria che spesso sfociavano in
contenziosi. Adesso ciascuna amministrazione saprà con chiarezza
quante somme saranno destinate al comune".
"Aver ancorato la ripartizione delle risorse al gettito Irpef
riscossa nell'anno precedente - prosegue Valenti - contribuisce
a responsabilizzare i sindaci nella lotta all'evasione fiscale e
può incidere sullo sviluppo delle attività produttive nei
territori".
Il fondo di perequazione consente ai sindaci di utilizzare
parte del gettito Irpef destinato ai comuni per specifici
obiettivi e scopi di solidarietà intercomunale.
"Con l'istituzione del fondo di perequazione - conclude - la
Regione ha dimostrato che non intende lasciare soli i piccoli
comuni. E' stato pensato per eliminare squilibri evidenti che
sarebbero potuti sorgere da un' applicazione troppo rigida del
federalismo fiscale ancorandola solo al gettito Irpef".
L'aliquota di contribuzione al neonato fondo di perequazione
viene indicata ogni anno con decreto dell'assessore regionale
alle Autonomie locali insieme all'assessore all'Economia su
parere della Conferenza Regione Autonomie Locali. A definirla
sarà il tavolo tecnico che si riunirà domani a Palermo con i
rappresentanti del governo regionale e delle associazioni dei
comuni. (ANSA).
Valenti, più snelli trasferimenti Comuni
Novità previste in L. Stabilità 2014 per Fondo Autonomie Locali