Sicilia

Successo Cynara festival a Cerda, oltre 200mila presenze

La capitale del carciofo ha celebrato il suo prodotto principe

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 29 APR - Successo del Cynara Festival a Cerda, capitale indiscussa del carciofo ma anche del buon cibo e dei grandi vini. Dal 20 al 28 aprile circa 200mila persone hanno animato le vie del paese per celebrare uno dei prodotti più rinomati delle campagne delle basse Madonie e della Valle del Torto, coltivato da circa duecento produttori per un fatturato superiore ai 20 milioni di euro. Un susseguirsi di incontri e iniziative in una comunità profondamente legata al principe dell'agricoltura locale, da sempre sinonimo di qualità, protagonista di cooking show, talk, degustazioni e naturalmente di tutta la ristorazione del territorio.
    Una manifestazione con 64 appuntamenti, 159 musicisti, 71 maestranze, 500 chili dipasta, 5000 porzioni di frittella.
    Momento clou la 42esima Sagra del carciofo. E a proposito di carciofi, quasi 15mila quelli raccolti e usati in otto giorni di convivialità e condivisione. Ad arricchire l'edizione più partecipata della storia a Cerda, la partnership con sette cantine della Doc Monreale, le ricette di famiglia della Brigata delle Signore Cerdesi, il tributo all'intramontabile corsa Targa Florio, la presenza di ospiti illustri: prima tra tutti Giusina Battaglia, cerdese doc, nonché madrina dell'evento, che insieme a produttori, istituzioni e appassionati del gusto si sono fatti portavoce di un patrimonio gastronomico di rilievo.
    "Ce l'abbiamo messa tutta, e questi numeri lo dimostrano - ha dichiarato soddisfatto il Sindaco di Cerda Salvatore Geraci -. Ogni eccellenza merita di essere raccontata e oggi più che mai guardiamo fiduciosi al futuro, all'insegna della valorizzazione delle tipicità produttive, dell'accoglienza turistica, dell'innovazione. Il Cynara festival è dunque un nuovo orizzonte per la nostra terra, con l'augurio che la manifestazione possa, già da domani, mettere a sistema la filiera produttiva del carciofo spinoso cerdese, dando forza e credibilità ad un territorio e ad un circuito del Gusto e della Cultura che in questa tradizione intende riconoscersi con modernità e impegno condiviso. Ora bisogna lavorare sui produttori, metterli insieme, sviluppare nuovi sbocchi di mercato. Il lavoro è appena iniziato". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it