Sicilia

Accoltellato davanti casa a Catania, fermati due fratelli

Ricoverato in codice rosso,Polizia indaga su contrasti familiari

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 22 APR - Due persone sono state fermate dalla polizia nell'ambito delle indagini sul ferimento di un 56enne, accoltellato ieri pomeriggio davanti casa nel popoloso rione Monte Po a Catania. L'uomo è stato trasferito in codice rosso nel pronto soccorso dell'ospedale San Marco dove è entrato in codice rosso. Il 56enne è in coma indotto, ma non sarebbe in pericolo di vita.

I fermati dalla Polizia sono due fratelli gemelli di 38 anni. Nei loro confronti  la Procura di Catania contesta reati di tentato omicidio in concorso e di porto di strumenti atti a offendere. Il ferito è ricoverato in terapia intensiva e rianimazione con la prognosi riservata per ferite da taglio multiple con iniziale compromissione emodinamica, ferite multiple di sede non specificata, con complicazioni. Le indagini delle Volanti e della Squadra mobile della Questura sono scattate dopo la segnalazione alla sala operativa di un ferito durante una lite in piazza Mercato, nel rione Monte Po. La vittima, un uomo di 56 anni, trovata su indicazioni di alcuni presenti, aveva lacerazioni alle mani, al capo e al fianco sinistro. E' stata identificata e trasportata da personale del 118 in codice rosso l'ospedale San Marco. Dagli accertamenti della Polizia è emerso che prima dell'aggressione c'era stata una violenta lite telefonica tra il 56enne e uno dei due fratelli, che disapprovavano la relazione sentimentale intrattenuta con la loro madre. I due si sarebbero recati in auto davanti la casa dell'uomo avviando una animata discussione degenerata poi nel tentato omicidio. Uno dei due fratelli poco dopo si è presentato la pronto soccorso di un altro ospedale con un coltello, a suo dire, sottratto alla vittima durante le fasi di colluttazione, per farsi medicare una "piccola infrazione della porzione superiore del versante anteriore delle ossa nasali", giudicata guaribile in 30 giorni. Il 38enne è stato condotto negli uffici della Squadra Mobile dove ha reso spontanee dichiarazioni confermando sostanzialmente le responsabilità sue e del fratello, poi trovato dalla Polizia a casa sua. La Procura ha disposto che i due indagati venissero condotti in carcere in attesta dell'udienza di convalida dinnanzi al gip
   

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