Sicilia

Festa polizia: questore Palermo, impegnati su sicurezza città

Maurizio Calvino, su questo fronte serve coinvolgimento di tutti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 APR - "E' emblematico e davvero non comprensibile, tra gli altri, il recente "fenomeno" delle cosiddette vampe di San Giuseppe. Festività religiosa che si è connotata, anche quest'anno, di azioni e condotte aggressive nei confronti delle forze dell'ordine impiegate sul campo per "limitare" i danni causati dagli incendi di queste grandi cataste di legno. La quasi totalità degli aggressori identificati e segnalati alle autorità competenti sono minorenni. Del tutto deprecabili ed allarmanti anche le azioni di "branco" che si sono registrate in determinati casi come la grave aggressione con sfondo omofobo perpetrata da un gruppo di giovani nei pressi del Teatro Massimo, lo scorso 20 gennaio.
    Anche in questo caso la risposta investigativa non si è fatta attendere tuttavia, il dato che registriamo, ci deve spingere ad una riflessione anche sul ruolo della famiglia e sull'efficacia degli sforzi che stiamo facendo. Una valutazione positiva sembra, purtroppo, ben lontana, se diversi giovani continuano a rendersi protagonisti di azioni violente, soprattutto in momenti che dovrebbero essere di divertimento e aggregazione, come quelli connessi alla cosiddetta Movida". Lo ha detto il questore di Palermo Maurizio Calvino nel corso della Festa della polizia che si è tenuta oggi al teatro Politeama alla presenza di scolaresche e personalità civili e militari. "Proprio in un contesto di quella che è poi diventata, di fatto, mala-movida - ha ricordato Calvino -, lo scorso anno due giovani hanno perso la vita. Al di là delle, immediate, positive risultanze investigative, dello sforzo ingentissimo profuso da tutte le forze di polizia nel doppio versante dei controlli preventivi e delle azioni repressive, la perdita di due vite umane è qualcosa di abnorme, inaccettabile. Gli interventi successivi rischiano di essere solamente un anestetico per un male la cui soluzione deve essere ricercata in ben altre azioni. Non è possibile delegare alle sole forze di polizia il compito di "risolvere" la degenerazione di questo fenomeno. Anche in questo caso è necessario pretendere un coinvolgimento collettivo di tutte le componenti della società civile: Istituzioni pubbliche e privati cittadini, esercenti e associazioni di categoria". (ANSA).
   

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