Sicilia

Camera 701, specchio delle nostre solitudini in scena al Libero

Tratto dal testo di Elise Wilk per la regia di Luca Mazzone

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 10 APR - Camera 701 è un affascinante mosaico di personaggi ai limiti dell'esistenza, di solitudini che s'incrociano e che cercano a comunicare in uno spazio definito e impersonale come quello di una camera d'albergo, uno spazio che non possiede il calore di una casa, dove ci si sente soli, immersi nella propria esistenza scandita da amore, delusione, fallimento, paure. Questa stanza nella quale ci rifugiamo per una notte, diventa lo scenario impersonale delle nostre solitudini. E' la trama del nuovo spettacolo che debutta al teatro Libero di Palermo, giovedì 11 aprile alle 21.15 (repliche il 12 e il 13 aprile). In scena il testo di Elise Wilk, giovane drammaturga contemporanea rumena, per la regia di Luca Mazzone, interpretato da Federica D'Angelo, Giuseppe Lanino, Nicolò Prestigiacomo e Silvia Scuderi. Il progetto è in collaborazione con Pav/Fabulamundi Playwriter Europe. Camera 701 racconta per quadri la crisi dell'uomo e della donna contemporanei. Singoli individui intrappolati e stritolati negli schemi, negli stereotipi e nei cliché entro cui sono sempre più relegati.
    Il terreno su cui si incontrano e si confrontano è quello dei sentimenti: l'amore, l'attrazione, l'odio, la paura. Sentimenti che attraversano le nostre vite e che spesso ne condizionano l'evoluzione, sia annientano sia infondono energia e vitalità.
    Quadri di esistenze che trovano nell'asettica atmosfera di una camera di albergo un luogo paragonabile a un laboratorio, dove le istituzioni occidentali vengono scrutate e criticate, diventando un pretesto per analizzare i comportamenti umani: il matrimonio, la coppia, la seduzione, l'educazione sentimentale.
    Solitudine e potere, inadeguatezza e violenza, poli estremi di cortocircuiti emotivi, che trovano nella semplicità e leggerezza della drammaturgia la forza di suscitare riflessioni e spunti sulla condizione umana contemporanea.
    Camera 701 racconta il bisogno d'amore, la paura, la menzogna, la speranza: una donna manager, un fotografo, una cameriera, uno spogliarellista, una coppia di freschi sposini. Vite, sogni, volti, voci… e poi quella stanza, testimone silente ma piena di segni, di altre voci, di altre vite. (ANSA).
   

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