Sicilia

Comitato, 1.750 posti per ponte Stretto? Altrettanti persi

Si tratta dei lavoratori dei traghetti e di quelli del turismo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 APR - Arrivano circa 1.750 di nuovi lavoratori per il ponte sullo Stretto ma altrettanti se ne perdono. In più i posti persi sarebbero a tempo determinato contro un contratto per i nuovi che può contare su un finanziamento ad 8 anni.
    Lo sostiene in una nota il comitato cittadino messinese 'Invece del Ponte'.
    Non solo: "Si afferma che l'analisi finanziaria per la realizzazione del ponte non fa parte dell'analisi costi-benefici: evidentemente non si conosce cosa sia un'analisi costi-benefici che deve contenere, come primo passaggio, l'analisi finanziaria. A scriverlo pochi anni fa era proprio Roberto Zucchetti, estensore dello stesso documento della società Stretto di Messina". "Vengono diffuse molte affermazioni sbagliate: si racconta che il saldo dell'analisi è positivo, ma questo risultato è frutto di ipotesi. Secondo noi sbagliate. Per esempio, quella secondo cui il ponte cancellerà del tutto il servizio del traghettamento: è lo stesso Ad delle compagine private a smentirlo, in audizione alla Camera. Questo errore amplifica di molto la sovrastima del risparmio di emissioni che il ponte dovrebbe comportare. Proprio ieri una 'correzione' dell'analisi costi-benefici mostrava che questa diventa negativa se si calcola correttamente il bilancio delle emissioni. Un altro importante beneficio del ponte sarebbe il bilancio occupazionale: a conti fatti, circa 1.750 lavoratori in 8 anni.
    Però l'analisi dimentica che il ponte prevede la soppressione proprio dei traghetti, e con essi dei 1.600 posti di lavoro connessi e non considera che almeno un centinaio di posti di lavoro vanno perduti con la chiusura delle attività espropriate Così i 1.750 lavoratori del ponte durano 8 anni, i 1.750 posti di lavoro persi sono a vita.
    Ancora più grave, si qualifica come definitivo un progetto che non è altro che una proposta, la quale non risponde ai requisiti di legge, perchè un progetto definitivo non può (per legge) rinviare alla fase esecutiva gli studi e gli approfondimenti su aspetti suscettibili di modificare in maniera significativa tecniche e costi del progetto o studi sulle turbolenze dei venti. Si afferma una cosa non vera (per omissione) quando non si dice che il parere del Comitato scientifico è 'unanimemente favorevole, fatte salve le osservazioni e i rilievi sollevati' ". (ANSA).
   

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