Sicilia

Estorsioni, Comune assente a processo a favoreggiatori racket

E' polemica, mancano anche associazioni categoria

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 22 MAR - E' polemica sulla mancata costituzione di parte civile del Comune di Palermo e delle associazioni di categoria al processo a 31 tra commercianti e imprenditori del quartiere Brancaccio vittime del racket, accusati di favoreggiamento. Avrebbero negato pur contro prove evidenti, di aver subito richieste estorsive, ostacolando così le indagini nei confronti degli esattori mafiosi.
    Oggi, davanti al gup, in udienza preliminare, hanno chiesto di costituirsi parte civile solo il Comitato Addiopizzo, la Fai e Sportello di Solidarietà. Nè il Comune di Palermo, né le associazioni che rappresentano commercianti e imprenditori hanno invece fatto analoga istanza.
    Il gup si è riservato la decisione sull'ammissione delle parti civili e provvederà il 18 giugno.
    A sollevare il caso il Comitato Addiopizzo. "Agli operatori economici - scrivono da Addiopizzo - viene contestato di aver negato di aver ricevuto richieste estorsive o di avere pagato somme a titolo di pizzo e per questa ragione di avere aiutato i sodali del mandamento mafioso di Brancaccio ad eludere le indagini nei loro confronti".
    La Procura in udienza ha annunciato la contestazione agli imputati dell'aggravante prevista dall'articolo 384 ter del codice penale. (ANSA).
   

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