Sicilia

Studio per risparmio idrico, al via progetto italo-tunisino

Avviato con fondi Ue del programma cooperazione transfrontaliera

(Da sinistra nella foto: Domenico Targia, Dario Costanzo, Maurilio Caracci, Sabrina Lavattiata, Slim Kallel, console Nabila Hermi, Ismail Bouassida, viceconsole Aymen Lamti, Safouane Meghirbi, Salvo Di Cristofalo, Amine Elleuch)

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 10 GIU - I primi risultati del progetto sperimentale Celavie, avviato nel 2020 in Sicilia e a Sfax con i fondi dell'Ue del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia, sono stati al centro di un incontro al consolato di Tunisia a Palermo promosso dal Coreras, ente capofila del partenariato che porta avanti la ricerca e del quale fanno parte Cnr, Green Future, Università di Sfax, Utap e Agc. Nel capoluogo siciliano e presso l'ateneo tunisino sono stati realizzati due esemplari della cellula della vita, prototipo tecnolocico, trasportabile, del tutto autonomo dal punto vista energetico e climatico, per produzioni vegetali e di specie acquatiche in acquaponica senza impatto ambientale e con risparmio idrico superiore al 90%.
    Alla rappresentanza diplomatica tunisina sono state illustrate le principali caratteristiche del progetto e le sue possibili applicazioni, dall'innovazione nel campo dei cicli produttivi alle finalità di carattere sociale, umanitario, ecologico e didattico. Nabila Hermi, console di Tunisia, ha espresso apprezzamento per l'iniziativa e sostegno per le future azioni in collaborazione tra i due paesi. (ANSA).
   

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