Sicilia

Autonomia differenziata, convegno nazionale Ande a Palermo

Sabato 27 maggio nella Sala Mattarella dell'Ars

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 25 MAG - Mettere la Sicilia al centro della discussione sull'autonomia differenziata, proprio in virtù del suo statuto speciale e cercare di capire quali saranno le ricadute della riforma sul Mezzogiorno e sulle altre aree del Paese. Aprire al confronto tra più voci sui temi quali la scuola, la sanità, l'economia e il welfare: settori strategici sui quali, riforme ancora da definire, potrebbero avere un impatto radicale con il rischio che nelle Regioni del Mezzogiorno si possa cristallizzare l'antica Questione Meridionale. Questi gli argomenti che saranno affrontati durante il 75° Convegno Nazionale dell'Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici) dal tema "Autonomia differenziata: dalle parole ai fatti?" in programma sabato 27 maggio, dalle ore 9:00, presso la Sala Mattarella dell'Assemblea Regionale Siciliana e a cui parteciperanno un centinaio di donne da tutta Italia.
    Al convegno parteciperanno esponenti di spicco della politica e delle istituzioni tra cui Pier Ferdinando Casini, Presidente dell'Unione Interparlamentare Italiana, Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana, Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo. L'organizzazione prevede una tavola rotonda cui prenderanno parte studiosi ed esperti dell'autonomia differenziata che illustreranno le ricadute sul territorio del nuovo modello di autonomia proposto dal Ministro Calderoli, con una riforma che si avvia a ridefinire il perimetro dell'intervento statale in diversi settori strategici per il benessere dei cittadini.
    "Vogliamo essenzialmente capire - spiega Marianna Amato, Presidente della sezione palermitana dell'associazione - e al termine del convegno stileremo un documento con dei punti strategici che sarà presentato al Parlamento nazionale per tutelare e difendere i territori del Paese che temono maggiormente i rischi di un'autonomia differenziata".
    Ande è un'associazione di respiro nazionale che vanta più di 70 anni d'impegno civile, di storia e di battaglie per l'elettorato. Nata nel 1946 dall'intuizione di Carlotta Garabelli Orlando, figlia di Vittorio Emanuele Orlando, sul modello della league of women voters. (ANSA).
   

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