Sicilia

Allo Sperone di Palermo un nuovo murales dell'artista Millo

Per il progetto di arte urbana che coinvolge anche Lecce

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 02 MAG - Il quartiere Sperone di Palermo, alla periferia Sud della città, si prepara ad accogliere un nuovo intervento di arte urbana. L'ottavo. Sarà l'artista pugliese ma di fama internazionale Millo, nel mese di giugno, a realizzare un nuovo murale su una delle pareti degli edifici di viale Giuseppe Di Vittorio, per un'iniziativa promossa dall'Alleanza Creativa Sperone167, che nel quartiere ha già realizzato due murales e uno a Lecce. Un processo di rivitalizzazione quello promosso da Sperone167 che, partendo dal basso, coinvolge i quartieri Sperone di Palermo e 167 di Lecce per accendere i riflettori, attraverso l'arte, sulle fragilità delle nostre città.
    Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, è uno street artist di fama internazionale che ha già realizzato opere in tutto il mondo e che per la prima volta dipingerà a Palermo. Per l'Alleanza Creativa Sperone167 è un intervento che si unisce ai primi due realizzati allo Sperone e uno a Lecce nel 2022: l'intervento delle Medianeras (2022) e "Gridalo al mondo" (2022) realizzato da Chekos a Palermo; "L'amore non è amato" (2022) realizzato da Igor Scalisi Palminteri a Lecce.
    "Noi di Sperone167 - dice Scalisi Palminteri - siamo felici ed orgogliosi di avere in città e in particolare nella nostra periferia dello Sperone, l'artista Millo, che per la prima volta dipinge a Palermo dopo aver dipinto in tutto il mondo. È bellissimo avere un artista come lui che conosce le periferie, i quartieri, e ci porta e porterà gli abitanti dello Sperone e di Palermo nel suo mondo immaginario".
    L'inaugurazione è prevista per mercoledì 14 giugno e dall'8 giugno ci sarà un programma di attività collaterali, che coinvolgerà il quartiere, la comunità scolastica dell'I.C.S.
    "Sperone-Pertini" e la cittadinanza. "Sono davvero felice - dichiara Millo - di essere stato invitato a collaborare a questo progetto. Con le mie opere spero sempre di poter accendere un riflettore in quelle aree dove le Istituzioni non sono molto presenti". (ANSA).
   

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