Sicilia

Messina Denaro: Palmeri, nel 1990 non c'erano elementi

(v. "Quando padre di Messina Denaro..." delle 16:48)

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 30 MAR - "Ho certamente partecipato alle udienze camerali del procedimento di prevenzione a carico di Francesco Messina Denaro. Relatore era un collega che, al termine del procedimento, ha illustrato a me e al presidente le sue conclusioni. Il collegio ha poi deliberato, ma non ho scritto io le motivazioni, tanto che il decreto porta la firma solo del presidente e del collega estensore". Lo dice il procuratore di Enna Massimo Palmeri in merito alla decisione, risalente al 1990, con la quale il tribunale di Trapani, sezione misure di prevenzione, della quale Palmeri faceva parte, respinse la proposta di applicazione della sorveglianza speciale a Messina Denaro.
    Il magistrato, che sottolinea il ruolo marginale avuto nella vicenda, aggiunge: "la nostra decisione fu impugnata dalla Procura di Trapani e la corte d'appello di Palermo, tempo dopo, annullò il decreto, stabilendo che l'allora procuratore di Marsala non era legittimato alla proposta". "E' giusto sottolineare - aggiunge - che all'epoca del provvedimento ci mancavano conoscenze essenziali sulla figura di Francesco Messina Denaro. Infatti non c'erano stati né il mandato di cattura a suo carico, firmato da Paolo Borsellino, né la condanna per droga, elementi insorti solo successivamente".
    "Anni dopo - prosegue - il tribunale di Trapani sulla scorta dei nuovi fatti, accolse la proposta della Procura di Marsala, - nel frattempo le norme sulla legittimazione erano cambiate - relativamente alla misura di prevenzione personale, mentre respinse quella sulle misure patrimoniali". "Mi spiace notare - conclude Palmeri - che questa notizia esca mentre pendono la mia domanda per procuratore aggiunto a Palermo e il ricorso al Tar per la nomina a procuratore di Marsala. Temo che non si tratti di una casualità". (ANSA).
   

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