Sicilia

L'arte in una stanza, foto di Mendoza in hotel nel catanese

Una meta-room d'artista approda oggi ad Aci Castello

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 22 FEB - Artista statunitense di fama internazionale, autore di Almost Home (il suo celebre progetto itinerante che ha portato in Europa la casa di Rosa Parks, l'attivista dei diritti degli afroamericani), Ryan Mendoza approda oggi ad Aci Castello (Catania), al Four Points by Sheraton Catania, con un nuovo progetto artistico.
    Il progetto comprende la prima estensione al mondo di una stanza d'albergo in una meta-room d'artista e la sua mostra personale "it's all my fault" di fotografie inedite realizzate per l'occasione in residenza. Il progetto, ideato e prodotto da Fondazione Oelle Mediterraneo Antico ETS, è a cura di Gianluca Collica.
    La prima stanza d'albergo d'artista "phygital". Da un'idea di Ryan Mendoza e di Ornella Laneri (presidente di Fondazione Oelle Mediterraneo Antico e imprenditrice nel settore del turismo culturale). Per la prima volta, chi soggiornerà nella meta-room 251 di Ryan Mendoza potrà compiere un soggiorno phygital, "fisico" in una stanza d'albergo vera e propria disegnata dall'autore statunitense, e "digitale" insieme, perché potrà indossare sul posto un visore dedicato. L'utente potrà così, tra quelle mura, assistere al making off del nuovo ciclo fotografico di Mendoza dal titolo "it's all my fault", in mostra con 18 foto. "Credo che questo lavoro site specific di Mendoza incarni perfettamente lo spirito di cross over che unisce Fondazione Oelle e albergo: spazi improbabili che diventano protagonisti dei suoi lavori, realtà aumentata che apre a una nuova idea di ospitalità, di accoglienza, trasportando l'ospite all'interno del processo creativo dell'artista", commenta Laneri. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 30 aprile 2023. "Mendoza in questa occasione si è mosso verso una fotografia la cui composizione propone visioni allucinate di un mondo parallelo, scene in cui si manifesta "il desiderio" guidato dai valori personali piuttosto che da regole sociali", spiega Collica.
    (ANSA).
   

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