(ANSA) - CATANIA, 29 NOV - "Le indagini condotte contro il
gruppo mafioso catanese facente parte al clan dei Cursoti
milanesi evidenziano, tra l'altro, il coinvolgimento dei
presunti appartenenti nella gestione di 'piazze di spaccio' a
Catania, e in particolare nella zona limitrofa alla stazione
ferroviaria centrale, dove venivano cedute cocaina e marijuana
con introiti di circa 50.000 euro al mese". Lo afferma Francesco
Messina, direttore centrale Anticrimine della polizia,
sull'operazione 'Zeus' della squadra mobile della Questura
etnea, coordinata dalla Dda, nei confronti di 24 indagati
raggiunti da un'ordinanza del Gip.
"La gestione mafiosa delle piazze di spaccio - sottolinea
Messina - rappresenta una sorta di filo rosso che unisce gli
interessi delle diverse compagini criminali mafiose, operanti in
tutta Italia. Anche l'indagine odierna, come altre concluse
negli ultimi anni sotto il coordinamento della Direzione
centrale anticrimine della Polizia, dimostra che la gestione di
questi mercati di stupefacenti consente di acquisire una
provvista in nero poi utilizzata sia per i bisogni urgenti delle
organizzazioni criminali sia per finanziare complessi canali
internazionali di ripulitura del denaro provento delle vendite e
di conseguente riciclaggio. Il contrasto sistemico a tali realtà
criminali - ricorda Messina - costituisce dunque un obiettivo
strategico della Direzione centrale anticrimine sull'intero
territorio nazionale". (ANSA).
Mafia: Messina, sgominata piazza spaccio,50.000 euro al mese
Direttore centrale Anticrimine polizia, sono un nostro obiettivo