Sicilia

Lukoil: Uil, Priolo è vertenza nazionale, intervenga governo

Domani presidio al Mise durante incontro con le parti sociali

Redazione Ansa

(ANSA) - PRIOLO GARGALLO, 17 NOV - "Oggi a Priolo, domani a Roma, siamo e staremo sempre dalla parte giusta: quella dei lavoratori e delle persone. Lukoil è vertenza di rilievo nazionale, adesso quindi attendiamo dal Governo risposte concrete, come promesso, alla richiesta di futuro che parte da Siracusa e dalla Sicilia". Lo hanno detto la segretaria della Uil Sicilia, Luisella Lionti, e i segretari nazionale e regionali Uiltec, Andrea Bottaro e Peppe Di Natali, intervenuti a un'assemblea Uil del settore Industria. Per domani iil sindacato terrà un presidio a Roma dinanzi alla sede del ministero dello Sviluppo durante il confronto con le parti sociali che è stato convocato dal ministro Adolfo Urso per discutere della vertenza Lukoil.
    "Nessuno parli di sindacato diviso, solo visioni differenti su come manifestare - affermano i sindacalisti - noi porteremo la voce dei lavoratori a Roma, coerenti con la tradizione del sindacato siracusano, perché questa area industriale è un asset strategico per il Paese. In considerazione della convocazione al Mise, abbiamo deciso di sospendere la nostra partecipazione allo sciopero ma, in linea con il documento unitario che abbiamo sottoscritto e facciamo ancora adesso nostro, andremo nelle sedi istituzionali per rivendicare soluzioni strutturali".
    "A fianco dei lavoratori, i veri protagonisti della vertenza - concludono gli esponenti sindacali - chiediamo che lo Stato si faccia garante dello stabilimento Isab di Priolo con l'intervento di Sace, la finanziaria controllata dal ministero dell'Economia, e che venga percorsa la strada della nazionalizzazione, tra l'altro già intrapresa in altre nazioni.
    Non basta, comunque. Sollecitiamo certezze per il futuro della zona industriale con investimenti seri per rafforzare le filiere, nella consapevolezza che Priolo può e deve diventare il più grande hub energetico del Mediterraneo". (ANSA).
   

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