Sicilia

Cacciari e Galimberti in Sicilia per Festival della Bellezza

Il 31 agosto al Cretto, l'1 settembre a Segesta, il 2 a Erice

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 25 AGO - Il Festival della Bellezza approda in Sicilia e porta in scena la Filosofia. Per la prima volta nell'isola, in collaborazione con il Festival di Segesta, quattro incontri con Massimo Cacciari e Umberto Galimberti a partire dal 31 agosto al Cretto di Burri a Gibellina vecchia dove Cacciari parlerà de "Lo strappo simbolico dell'arte". Il 1° settembre un doppio appuntamento a Segesta, alle 19,00 nel Teatro Greco Galimberti tiene la sua conferenza su "La sapienza greca" e alle 21,15 al Tempio Massimo Cacciari parlerà di tragedia greca e di "Alcesti" di Euripide. Si chiude il 2 settembre a Erice con Galimberti su "Filosofia, scienza, esistenza", al castello di Venere per parlare di opinione e scienza, due mondi incompatibili. Tutti gli incontri sono già sold out, a dimostrazione dell'interesse che desta la filosofia e la cultura in generale. Il Festival della Bellezza è organizzato dall'Associazione Idem su tutto il territorio nazionale, in luoghi di alto valore artistico, con la direzione artistica di Alcide Marchioro che a Segesta incontra la programmazione di Claudio Collovà. Umberto Galimberti che tempo fa si definì un uomo greco, spiega: "Essere greco significa avere il senso del limite. Gli dei avevano incatenato Prometeo e noi lo abbiamo scatenato, Prometeo è anche simbolo dell'onnipotenza rubata agli dei. O, se vogliamo, della capacità della tecnica, ma la tecnica scatena i mercati, provocando una crescita a dismisura. Il mercato diventa allora prepotente, come la tecnica, come il denaro e l'economia.
    A tutto questo io oppongo l'etica greca che è un'etica del limite". Massimo Cacciari invece si concentra sulla tragedia greca e su "Alcesti", nella traduzione del grande Carlo Diana. Dice il filosofo: "E' una tragedia strana, enigmatica, ha un lieto fine, ma non ne siamo certi. A proposito di Magna Grecia l'Italia del sud e ancor di più la Sicilia offre un panorama culturale che non si distacca dalla filosofia greca e in particolare dalla Sofistica. Che cosa sono Pirandello, Sgalambro e lo stesso Camilleri se non magnifici esempi di una letteratura figlia di Gorgia?" (ANSA).
   

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