(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - "Sono sempre stato diffidente nei
confronti di chi dalla mattina alla sera parla di antimafia.
Sono pericolosi, pericolosi. Perché fanno la lista dei buoni e
dei cattivi, perché si ergono ad avere una superiorità genetica,
perché fanno gli anti-mafiosi per mestiere, perché si
auto-accreditano una sorta di passaporto: questa parabola per
molti dei professionisti dell'antimafia è durata poco e si è
conclusa nelle aule di giustizia, nelle pagine di cronaca nera e
giudiziaria dei giornali. Erano mestieranti, il più pulito aveva
la rogna".Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al
convegno a Palermo organizzato da FdI.
"Certa sinistra - aggiunge il governatore - ma anche il mondo
del populismo grillino, ha tentato in questi anni di
accreditarsi un ruolo di mestieranti dell'antimafia per
delegittimare gli avversari: li abbiamo smascherati, abbiamo
dimostrato che l'antimafia da mestiere ormai in Sicilia non
trova più terreno fertile per attecchire. Lo abbiamo fatto con
coraggio e determinazione. Noi di destra sappiamo cosa è
l'antimafia militante".
"Io avevo 39 anni - ricorda Musumeci - quando la mafia mi
condannò a morte, una sentenza che non venne eseguita per due
ore: quando i servizi intercettarono la telefonata e sventarono
l'attendato dinamitardo davanti casa mia. Ero colpevole di avere
sottratto alla mafia un appalto di 52 miliardi di lire per un
centro sportivo che si doveva realizzare ai piedi dell'Etna. Da
allora sono stato sotto scorta. Ma non ne abbiamo mai fatto un
mestiere, anzi l'abbiamo evitato. Per noi di destra, l'antimafia
è nel codice genetico". (ANSA).
Musumeci, il più pulito anti-mafioso di mestiere ha la rogna
'Sono pericolosi perché fanno lista dei buoni e dei cattivi'.