Sicilia

Cultura:al via Transnational Restitution Movement a Palermo

Dal 3 al 5 giugno l'iniziativa fondazione Studio Rizoma

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 31 MAG - Ad un anno dalla sua fondazione Studio Rizoma rilancia trasformandosi in Fondazione Studio Rizoma, confermando così il suo interesse su Palermo come polo geografico, culturale e politico delle sue attività. La nuova Fondazione presieduta da Lorenzo Marsili è sviluppata insieme alla Fondazione Allianz, propaggine culturale dell'omonimo gigante assicurativo, e porterà a Palermo una programmazione internazionale pluriennale, un piano di sostegno al tessuto culturale della città, e un laboratorio artistico, sociale e politico permanente.
    La programmazione pubblica vedrà invece il proprio inizio dal 3 al 5 giugno, con il Transnational Restitution Movement a cura di Fondazione Studio Rizoma e Group50:50, che riunirà in città artisti, attivisti e pensatori dall'Europa e dall'Africa, per una riflessione collettiva attorno al tema "Non è più tempo di negare". L'accademica francese Bénédicte Savoy, consulente di Emmanuel Macron e autrice del rapporto alla base dell'atto di trasferimento di proprietà dei 26 tesori reali di Abomey che la Francia ha restituito al Benin nel 2021; il congolese Emery Mwazulu Diyabanza, fondatore del Multicultural Front Against Pillaging, che nel 2020 è passato alle cronache come il Robin Hood del Congo per aver sottratto dal Musée du quai Branly di Parigi un manufatto trafugato dai paesi occidentali durante il periodo coloniale diventando così il simbolo della c'è la lotta per la liberazione della madrepatria africana, l'artista e antropologo Leone Contini, noto per la sua ricerca sulle tracce coloniali sparse nei depositi e negli archivi dei musei italiani, al margine tra arte e lavoro etnografico, Evelyn Acham, la voce più ascoltata del movimento Friday for Future in Africa, l'antropologa Caterina Pasqualino sono alcuni degli ospiti.
    Si apre venerdì 3 giugno con il concerto dell'acclamato Group 50:50 collettivo nato dalla collaborazione di artisti da Congo, Svizzera e Germania, un ensemble multietnico che supera diversità, barriere linguistiche e pregiudizi mescolando R&B, beat elettronici, afrobeat, world music. (ANSA).
   

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