Sicilia

Donna accoltellata e uccisa, fermato presunto assassino

"Gesto estemporaneo e immotivato"

Redazione Ansa

È stato fermato l'uomo che ieri a Vittoria, nel Ragusano, avrebbe ucciso a coltellate una donna di 37 anni, Brunilda Halla, originaria dell'Albania. L'uomo è stato individuato dai carabinieri grazie alle telecamere di video sorveglianza, rintracciato nella notte e condotto in caserma. Il provvedimento di fermo è stato emesso nella notte. L'indagato pare abbia ammesso di essere l'autore dell'omicidio. Secondo indiscrezioni l'accoltellamento della donna sarebbe stato "un gesto estemporaneo e immotivato". 
   "E' un uomo problematico, ha confessato l'omicidio: Non abbiamo trovato contatti precedenti tra lui e la vittima", ha detto il procuratore di Ragusa, Fabio D'Anna, sul ragusano di 28 anni fermato per l'uccisione a coltellate, a Vittoria, della trentasettenne Brunilda Halla, nota come Bruna. E' stato identificato e condotto in caserma, a Vittoria, poche ore dopo l'omicidio il 28enne presunto autore dell'omicidio di Brunilda Halla, 37anni. E' quanto emerge dalla ricostruzione delle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Ragusa che si sono avvalse di "immagini di videosorveglianza pubblica e privata, acquisite in meno di 3 ore dall'accadimento dei fatti con ampia e spontanea collaborazione di molti residenti nello stesso quartiere della vittima", e di "dichiarazioni raccolte da testimoni". L'indagato, che "subito aveva negato ogni addebito", spiegano in una nota i militari dell'Arma, "in un secondo momento, probabilmente segnato dal peso del gesto compiuto, ha chiesto di essere interrogato dal magistrato per rendere una piena confessione". Al sostituto Francesco Riccio, il 28enne, "assistito dal suo avvocato, ha fornito una ricostruzione completa di quanto compiuto consentendo ai carabinieri di rinvenire il coltello utilizzato, di cui si era disfatto immediatamente dopo l'omicidio, e una maglietta che indossava" che si era tolta per tentare di non farsi identificare. Ancora poco chiaro, invece, il movente del delitto anche perché i carabinieri hanno accertato che vittima e omicida non si conoscevano. Sul caso hanno indagato carabinieri della compagnia di Vittoria e del Nucleo investigativo di Ragusa. L'uomo, dopo la contestazione del reato, è stato condotto in carcere

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