Sicilia

Palermo: Lagalla,Miceli prenda distanze da vandali non mi additi

Candidato progressista ribatte, ci riporta a 30 anni fa

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 20 MAG - "Comprendo le esigenze di copione elettorale del candidato di quella sinistra a cui faceva riferimento quell'antimafia di facciata oggi alla sbarra.
    Piuttosto che prendere le distanze dai vandali che hanno imbrattato la nostra città, denunciando le volgari illazioni contenute nei manifesti, si diletta ad additarmi come male assoluto di Palermo. L'ennesima caduta di stile da parte di chi, privo di contenuti e idee, tenta di delegittimare l'avversario politico pur di ottenere un briciolo di visibilità. Chi ha affisso quei manifesti offensivi e denigratori è un mascalzone, un provocatore, un portatore sano di ignoranza. Vergogna". Lo dice il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla riferendosi a un post del candidato a sindaco per i progressisti Franco Miceli che commentava l'apparizione dei manifesti ironici con i colori e i loghi che riportano alla Dc e a Fi a Palermo. Su Facebook sotto la foto dei manifesti Miceli scrive: "Ci abbiamo messo 30 anni di impegno e battaglie per scrollarci di dosso l'etichetta di capitale della mafia. Lagalla in un mese è riuscito a vanificare tutto, riabilitando personaggi come Cuffaro e Dell'Utri. Vergogna". Miceli ha poi dichiarato: "Ho visto quei manifesti. Questa è purtroppo l'immagine che Palermo rischia di dare di sé al mondo e che ci riporta a 30 anni fa. La responsabilità è di Roberto Lagalla, perché è lui che pur di racimolare qualche voto ha richiamato in servizio personaggi che hanno fatto tanto male a Palermo e alla Sicilia. Ma sono certo che la maggioranza dei palermitani vuole invece guardare avanti e costruire insieme una città migliore".
    (ANSA).
   

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