Sicilia

Teatro:Mirandolina e un juke box,è La locandiera di De Fusco

Allo Stabile di Catania il testo Goldoni ambientato in anni '50

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 27 APR - Una locanda degli anni '50 con al centro un juke box, i temi che girano attorno a Mirandolina trasposti in un'analogia tra la borghesia italiana del '700 e quella del boom economico del secolo scorso. E' la libera interpretazione de 'La locandiera' di Goldoni che ne fa Luca De Fusco e che andrà in scena nella sala Verga del Teatro Stabile di Catania dal 3 all'8 maggio prossimi.
    "Torno a Goldoni - spiega il regista e direttore del teatro - dopo dieci anni. Ritrovo ne 'La locandiera' la perfezione della drammaturgia goldoniana, il suo meccanismo a mosaico che la rende perfetta se la compagnia è dotata di tutte le tessere giuste. Il regista deve rispettare ed anzi sforzarsi di riprodurre il mosaico ma può poi darsi delle libertà interpretative. Per la terza volta - ricorda De Fusco - ho ambientato Goldoni negli anni '50. Trovo che ci sia un'analogia tra la freschezza e l'ottimismo della nascente borghesia italiana del '700 e quello della borghesia italiana degli inizi del boom economico del secolo scorso. Le trasposizioni, a mio avviso, rivitalizzano i testi e ne dimostrano l'eternità".
    Il regista proporrà agli spettatori una rilettura del testo goldoniano con un forte innesto musicale. Grazie ad un jukebox al centro della scena, una locanda stilizzata opera di Marta Crisolini Malatesta, sarà proprio la musica il filo sottile a legare Mirandolina e Fabrizio. Sarà la cornice canora, curata da Paolo Coletta, a mettere in luce il feeling reale o presunto tra i due futuri sposi, accompagnando anche il cinismo della protagonista e le nevrosi del cavaliere, i due tratti più contemporanei del testo.
    Sulla scena di questa produzione di Tradizione e Turismo srl - Centro di Produzione Teatrale - Teatro Sannazaro, insieme a Lara Sansone nel ruolo di Mirandolina, ci saranno anche Francesco Biscione, Vittorio Ciorcalo, Cinzia Cordella, Gennaro Di Biase, Giacinto Palmarini e Gilda Postiglione. (ANSA).
   

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