Sicilia

Borsellino: depistaggio, iniziata la requisitoria

Pm, enorme impegno Procura nissena sconvolti due processi

Redazione Ansa

(ANSA) - CALTANISSETTA, 26 APR - "Mi scuso in anticipo con le parti civili di questo processo perché la requisitoria che mi accingo a fare certamente non sarà adeguata a quella che sarebbe dovuta essere la conclusione di un processo di questa portata.
    E' un processo che si è celebrato in 70 udienze, sono stati escussi oltre 112 soggetti, con oltre 4.900 pagine di trascrizioni. Non sto qui certamente a sottolineare, benché certamente parliamo di imputazioni precise nei confronti di soggetti ben determinati, le implicazioni ulteriori che ha questo processo. Certamente meritava una discussione diversa da parte del pubblico ministero". E' iniziata così la requisitoria del pm Stefano Luciani nel processo che vede imputati tre poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo per il depistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. Secondo l'accusa i tre ex componenti del gruppo "Falcone Borsellino", assistiti dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Giuseppe Seminara, avrebbero indotto Vincenzo Scarantino a dichiarare il falso, mediante minacce, pressioni psicologiche e maltrattamenti. L'accusa - di cui sono chiamati a rispondere davanti al Tribunale collegiale presieduto da Francesco D'Arrigo - è di calunnia aggravata dall'aver favorito Cosa nostra.
    "Questo processo - ha continuato Luciani - viene a continuità di un lavoro che inizia alla Procura di Caltanissetta nel 2008 quando Gaspare Spatuzza inizia a raccontare una verità che da subito è apparsa dirompente. Ed era una verità che andava a sconvolgere ben due processi che si erano già celebrati per la strage di via D'Amelio e che andava a mettere in discussione condanne all'ergastolo. E' facile dunque comprendere che tipo di impegno attendeva la procura di Caltanissetta e le altre procure interessate". (ANSA).
   

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