(ANSA) - PALERMO, 13 MAR - Forza Italia in Sicilia è spaccata
davanti all'importante tavolo delle candidature per la
presidenza della Regione, per i sindaci, e sulla gestione del
partito. L'ultimo atto che dimostra le divisioni interne è la
mancata partecipazione alla riunione di ieri sera all'Ars con la
senatrice Licia Ronzulli, venuta a Palermo per fare il punto
sulle prossime comunali e regionali, di "pezzi grossi" come gli
assessori regionali Marco Falcone, Gaetano Armao e Marco Zambuto
oltre a un drappello di deputati regionali. Viene, in poche
parole, contestata la linea del coordinatore regionale
Gianfranco Miccichè che viene definita "ondivaga" e che avrebbe
provocato, nel tempo, la fuoriuscita di nomi di peso: Salvatore
Lentini, Nino Minardo, Giuseppe Milazzo, del sindaco di Catania
Salvo Pogliese, Marianna Caronia, Francesco Scoma, nomi che
centellina tristemente l'assessore alle Infrastrutture Marco
Falcone. "C'è un dibattito sereno anche se chiaro nel partito -
dice - sulla ipotesi di ricandidatura a governatore di Nello
Musumeci. Dopo 4 anni e 4 mesi di governo con Forza Italia,
partito di maggioranza, non può che essere espresso un giudizio
positivo sul governo. Il presidente della Regione viene invece
attaccato ma per questioni interne a FI".
Per Falcone gli azzurri " devono avere una posizione chiara nei
confronti degli alleati non devono giocare posizioni di
retroguardia in ragione di ruoli prefissati".
"E' necessario - aggiunge - l'unità del centrodestra senza fughe
in avanti e rivendicando la centralità del partito".
Centrodestra che finora, per la corsa a sindaco di Palermo, è
spaccato: sono candidati per la Lega Francesco Scoma, per
Fratelli d'Italia Carolina Varchi, per i Popolari e autonomisti
Totò Lentini, e per Forza Italia, dopo la riunione di ieri,
Francesco Cascio. E sulla mancata partecipazione alla riunione
di Forza Italia con Licia Ronzulli Falcone dice: "Non si fanno
inviti alle 21 sulle chat o facendo chiamare dagli assistenti
parlamentari. E' un metodo inopportuno". (ANSA).
FI: Falcone, necessaria riorganizzazione partito in Sicilia
"Emorragia parlamentari sono indicative. No posizioni ondivaghe"