Sicilia

Musei: associazione Messineo gestirà civico Petralia Soprana

Nelle stanze dell'ex carcere mandamentale

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 25 GEN - Affidata all'associazione "Gaetano Messineo" la gestione scientifica del museo civico "Della memoria e del Presente", di Petralia Soprana (Pa), sulle Madonie, che si trova nelle stanze dell'ex carcere mandamentale sul quale si erge una parte del palazzo municipale.
    L'amministrazione comunale, guidata da Pietro Macaluso, con una convenzione, ha delegato l'associazione dedicata all'archeologo Gaetano Messineo ad occuparsi della parte scientifica e tecnica del museo che accoglie anche i reperti provenienti dalle campagne di scavi condotte da quest'ultimo a Petralia Soprana che hanno portato alla scoperta della villa di Santa Marina, tra Raffo e Pellizzara. Scavi che ancora oggi sono portati avanti proprio dall'associazione "Gaetano Messineo" nata nel ricordo dell'illustre studioso ed anche per tutelare e valorizzare il territorio e il suo patrimonio artistico, storico, archeologico, ambientale e non solo. L'associazione nei mesi scorsi ha inaugurato tre percorsi, pedonali e ciclabili, "Sulle orme di Tanino", che partono dal museo civico e conducono allo scavo archeologico di Santa Marina. "Il Comune continuerà ad assicurare il personale e le spese di gestione e manutenzione - spiegano il sindaco Pietro Macaluso e l'assessore Antonio Cerami - mentre l'associazione si occuperà della corretta tutela e conservazione dei beni presenti nel museo, dell'inventariazione e della catalogazione, della valorizzazione del museo e l'istituzione di laboratori e di iniziative divulgative e formative. Siamo certi che l'Associazione saprà valorizzare la struttura museale che Petralia Soprana rincorreva da anni".
    L'attività dell'associazione è a titolo gratuito ed avrà una durata di 5 anni rinnovabili. Nel museo, inaugurato a maggio 2019, sono conservati oltre ai reperti archeologici anche tanti attrezzi della civiltà contadina e dei feudi donati da Ernesto Messineo, fratello di Gaetano, che è il direttore scientifico onorario del museo. Le celle dell'ex carcere, oggi sale espositive, accolgono anche una sezione dedicata all'estrazione del salgemma che avviene nella vicina miniera di Raffo a cura dell'Italkali. (ANSA).
   

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