Sicilia

Anniversario Mondo: Orlando, rinnovare memoria dovere civile

Poliziotto ucciso da mafia ricordati

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 14 GEN - E' stato ricordato oggi nella caserma Boris Giuliano, sede della squadra mobile, Natale Mondo, agente di polizia ucciso dalla mafia il 14 gennaio 1988 a Palermo. Mondo nacque a Palermo il 21 ottobre 1952. Si era arruolato in Polizia nel 1972, prestando servizio presso il Ministero dell'interno e la Questura di Roma, successivamente a Siracusa e poi a Trapani. Qui conobbe Ninni Cassarà, con cui lavorò gomito a gomito per quasi 7 anni. Fu ucciso, all'età di 36 anni, nel primo pomeriggio del 14 gennaio 1988, in via Papa Sergio, mentre si trovava davanti al negozio di giocattoli gestito dalla moglie, "Il mondo dei balocchi", nel quartiere dell'Arenella. Il video "Il mondo dei balocchi" della cantautrice palermitana Claudia Sala è stato proiettato oggi al complesso Santa Elisabetta della Squadra Mobile di Palermo in occasione delle commemorazioni legate al ricordo di Natale Mondo. Oggi alle 18 nella chiesa di Sant'Antonio da Padova all'Arenella il video sarò proiettato dopo la messa per il poliziotto. "Oggi abbiamo ricordato il sacrificio di Natale Mondo con la presentazione di uno splendido videoclip realizzato da Claudia Sala che ci ricorda la forza, la serietà, la coerenza di un poliziotto e le difficoltà che ha dovuto affrontare nella vita, isolato e osteggiato da alcuni pezzi dello Stato" dice il sindaco di Palermo Leoluca Olrando. "Rimane indimenticabile l'immagine di quel 6 agosto 1985 quando un muro salvò la sua vita o meglio rinviò la sua morte; il volto di Natale Mondo addolorato per l'uccisione di Ninni Cassarà e Roberto Antiochia davanti a lui in una pozza di sangue, e gli occhi consapevoli di un destino già scritto che si sarebbe compiuto tre anni dopo, quando la mafia lo uccise completando il suo disegno di morte.
    Il videoclip di Sala è un atto d'amore e di ammirazione per Natale Mondo e per i suoi familiari dopo anni di dolori, incomprensioni e isolamento. Rinnovare la memoria di quel 14 gennaio 1988 è un dovere civile verso un uomo che ha dato il suo contributo per liberare Palermo e la Sicilia dalla mafia e dalla sua cultura di omertà e morte" conclude il sindaco. (ANSA).
   

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