Sicilia

Al Museo diocesano di Mazara Crocifisso senza braccia

"La sua datazione può collocarsi agli inizi del secolo XVI"

Redazione Ansa

(ANSA) - MAZARA DEL VALLO, 29 DIC - È databile al '500 il Crocifisso senza braccia e senza croce trovato in un magazzino della parrocchia San Pietro di Mazara del Vallo e ora restaurato. "Il corpo allungato ha memoria dell'asciutta eleganza gotica, ma ha già un modellato di ispirazione classica cinquecentesca: la sua datazione può collocarsi agli inizi del secolo XVI" spiega Francesca Massara, direttrice del Museo diocesano dove ora l'opera è stata esposta al pubblico.
    A scoprirla è stato don Antonio Lombardo che l'ha poi affidarla al Vescovo. Il Crocifisso, realizzato su un unico tronco di pioppo, è mancante delle braccia e della croce di supporto e ha il capo leggermente reclinato sulla spalla destra dove ricade una lunga ciocca di capelli. Il Cristo spirato ha gli occhi chiusi e l'espressione del volto grave, dolente e assorta. Non è escluso che originariamente completo delle braccia e della croce, abbia perso gli arti superiori durante il crollo della chiesa dove originariamente era collocato. La corona di spine, probabilmente soprammessa, non è stata mai trovata.
    Il Crocifisso è stato definito il "Cristo salvato", proprio perché recuperato in un magazzino abbandonato. Sull'opera ha operato un accurato restauro il maestro Gaetano Alagna. La statua è stata collocata su una tavola di colore verde scuro proprio per esaltarne la bellezza del legno vivo. (ANSA).
   

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