Sicilia

Teatro: debutta al Biondo "La concessione del telefono"

Con Alessio Vassallo nel ruolo di Filippo Genuardi

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 23 DIC - Debutterà il 6 gennaio 2022, in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo che lo produce, "La concessione del telefono" di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale, adattamento dell'omonimo romanzo dello scrittore siciliano edito da Sellerio. Protagonista di questo nuovo allestimento dello spettacolo, prodotto dal Biondo di Palermo, è Alessio Vassallo nel ruolo di Filippo Genuardi, lo stesso che aveva interpretato nel fortunato adattamento televisivo. Al suo fianco: Cesare Biondolillo, Franz Cantalupo, Cocò Gulotta, Paolo La Bruna, Mimmo Mignemi, Alessandro Pennacchio, Gi-nevra Pisani, Alfonso Postiglione, Carlotta Proietti, Alessandro Romano. Le scene sono di Antonio Fiorentino, i costumi di Dora Argento e le di musiche Germano Mazzocchetti. Repliche fino al 16 gennaio. La concessione del telefono è una commedia degli equivoci dai risvolti surreali, ambientata sul finire dell'Ottocento a Vigàta, il paese immaginario in cui lo scrittore agrigentino ha ambientato tutti i suoi romanzi, fino alle avventure del commissario Montalbano. La semplice richiesta di attivazione di una linea telefonica, avanzata dal signor Genuardi, innesca una catena di equivoci e imbrogli che diventa metafora di una condizione esistenziale. La concessione del telefono è, tra i romanzi di Camilleri, uno dei più divertenti. Cosa indica la ridicola e allo stesso tempo legittima pretesa di un personaggio come Pippo Genuardi, che vuole ottenere una linea telefonica per potersi meglio organizzare con la sua amante? È la metafora di un crudele gioco dell'inutilità umana e sociale o la pessimistica ipotesi di un atavico immobilismo del processo storico di evoluzione dell'individuo e della società? Camilleri sembra non voler dare risposte, ma allo stesso tempo, ci pone dinanzi a situazioni paradossali che smascherano le ipocrisie, i pregiudizi e la cattiva coscienza di una comunità molto simile a quella in cui viviamo. (ANSA).
   

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