(ANSA) - CATANIA, 30 NOV - "Dottore, la prego, tenga lontano
mio figlio da quel maledetto quartiere". Lo ha detto un boss
detenuto al 41bis al presidente del Tribunale di Catania,
Roberto Di Bella, durante un colloquio previsto dalla legge per
l'allontanamento dal ragazzo dalla Sicilia per affidarlo a una
comunità protetta fuori dall'isola. Il figlio quattordicenne,
primogenito, ricostruisce Repubblica Palermo, si era già
candidato a prendere il posto del padre nell'organizzazione.
Adesso è lontano da Catania, con il progetto 'Liberi di
scegliere'. E il padre dopo il colloquio gli ha mandato una
lettera: "Ha scritto 'rispetta tutte le indicazioni che ti danno
in comunità - racconta il magistrato - e, soprattutto, non mi
considerare un mito, ma un fallimento'". "Durante il colloquio,
mi ha parlato della sua sofferenza - dice il presidente Di Bella
- mi ha raccontato del dolore che prova nel non potere
abbracciare i suoi figli, può incontrarli esclusivamente dietro
al vetro blindato del 41 bis" . Il giudice gli ha "proposto un
patto educativo" per "evitare a suo figlio la sofferenza che sta
provando lei". "A Catania si sono fatte avanti anche due madri -
rivela Di Bella - erano rimaste destinatarie di misure
cautelari. Hanno chiesto di essere aiutate a lasciare con i
figli i contesti di origine. E così è scattato il protocollo
'Liberi di scegliere', che prevede un percorso di
accompagnamento e sostegno da parte dell'associazione Libera,
per un nuovo inserimento, anche lavorativo". Per il presidente
Di Bella "è importante fare un lavoro costante sul territorio"
che "deve vedere presenti insieme istituzioni e società civile"
partendo "dalla scuola e dal tempo prolungato" visto che nella
città metropolitana di Catania "la dispersione scolastica ha
livelli preoccupanti, arrivando al 22 per cento dei minorenni
fra i 6 e i 16 anni". Per questo ha messo in moto l'iter per una
nuova iniziativa: chi non manda i figli a scuola perderà il
reddito di cittadinanza e altri sussidi legati alla
scolarizzazione. Il Tribunale ha già fatto le prime segnalazioni
all'Inps. (ANSA).
Mafia: boss a giudice, porti via mio figlio da quel rione
A Tribunale minorenni Catania, 'non sono mito, ma fallimento'