Sicilia

Teatro: una versione laica e poetica della nascita di Gesù

In scena al Biondo dal 1 al 12 "In nome della madre"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 26 NOV - Dopo l'anteprima andata in scena a Roma nell'ambito della prima edizione del "Festival di drammaturgia contemporanea", lo spettacolo In nome della madre di Erri De Luca, con Galatea Ranzi e con la regia di Gianluca Barbadori, debutterà l'1 dicembre alle ore 21, con repliche fino al 12, nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, che lo produce in collaborazione con Ponte tra Culture e Amat - Associazione Marchigiana Attività Teatrali. E' la storia, narrata in prima persona, di Miriàm, una ragazza della Galilea che ha una strana visione nella quale un angelo le annuncia che avrà un figlio e le profetizza per lui un destino di grandezza.
    Subito dopo, la giovane scopre di essere incinta. Dopo qualche titubanza, decide di avvertire Iosef, il suo promesso sposo.
    Miriàm sa perfettamente che rischia di essere lapidata, ma rifiuta ogni menzogna, rivendicando il mistero della sua gravidanza e la sua assoluta buona fede. Iosef, anche in seguito ad un sogno premonitore, decide che le nozze avranno luogo come previsto, sfidando i benpensanti di Nazaret e le leggi del tempo. Intanto, gli odiati occupanti romani organizzano un censimento e per i giovani sposi si prepara un viaggio, lungo e difficile, a pochi giorni dal parto.
    Facendo ricorso al linguaggio semplice e terso della poesia, Erri De Luca racconta la gravidanza di Miriàm/Maria. Il Talmud, oltre un decennio di studi biblici e gli storici romani gli forniscono dati preziosi per dare alla sua storia uno sfondo credibile. Ma non è un'urgenza storiografica, quello che muove De Luca, piuttosto, è il desiderio di raccontare "qualcosa che non c'è" una versione laica e poetica della nascita di Gesù.
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it