Sicilia

Antenna a Caltanissetta: scrittore,va mantenuta è bene culturale

D'Antona, no a smantellamento è elemento identitàrio della città

Enzo d'Antona

Redazione Ansa

(ANSA) - CALTANISSETTA, 21 NOV - "Sono totalmente contrario allo smantellamento dell'Antenna Rai di Caltanissetta". A prendere posizione è Enzo d'Antona, giornalista nisseno, ex direttore de La Città di Salerno e de Il Piccolo, autore del libro "Gli spaesati", che ha definito l'antenna di proprietà di Ray Way un "grosso elemento identitario della città".
    Considerata un'opera di altissimo ingegno sorge sulla collina Sant'Anna, misura 286 metri di altezza, poggia su una sfera di ceramica e sembra una matita von ls punta in basso. Adesso la soprintendenza ai Beni Culturali in una nota ha dichiarato che non esistono vincoli né paesaggistici, né culturali, e domani, così come comunicato da Rai Way inizierà lo smantellamento. Le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Wwf Sicilia, Legambiente e il comitato Parco Antenna Sant'Anna hanno diffidato, da tempo, la soprintendente Daniela Vullo a revocare entro 48 ore i pareri emessi e, qualora ciò non dovesse avvenire, adiranno le vie legali.
    "Nessun nisseno sarà favorevole allo smantellamento - spiega d'Antona - per noi è un simbolo. E' talmente alta che anche se ti trovi nei pressi della valle del Salso o in autostrada la noti e a ogni nisseno che tornava da fuori si apriva il cuore nel rivederla. Ti annunciava l'arrivo nella tua città. Negli anni ci sono stati tanti progetti e proposte. Poiché ha dei tiranti, c'era anche stata la proposta di fare un albero di Natale visibile da tutta la Sicilia, però vedo un difetto di volontà da parte delle istituzioni, anche da parte della Regione. Questi sono simboli identitari".
    "Perché non considerarla bene culturale di archeologia industriale? Di per sé è un monumento di questo tipo. - prosegue - Purtroppo quello che si sta verificando è successo per tante costruzioni di tipo industriale. Già a Caltanissetta è successo per la sede storica della Fiat in viale della Regione, bellissima, un esempio rarissimo di archeologia industriale, fu abbattuta. Se vogliono abbatterla che facciano un referendum e chiedano ai cittadini. La lascerei così com'è perché di per sé è un simbolo, un bene da conservare". (ANSA).
   

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