Sicilia

Open Arms: legale Salvini, Italia non doveva assegnare il porto

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 23 OTT - L'Italia non era competente ad assegnare il porto sicuro alla nave della ong Open Arms. Lo ritiene la difesa del senatore Matteo Salvini, sotto processo a Palermo per aver vietato, nell'agosto del 2019, lo sbarco ai 147 migranti soccorsi in mare dalla imbarcazione spagnola.
    Il legale di Salvini, l'avvocato Giulia Bongiorno, ha chiesto, oltre all'esame del leader della Lega, l'acquisizione di due decreti di archiviazione che escludono, in casi analoghi a quello della Open Arms, la competenza italiana nell'assegnazione del Pos (Place of safety) e, sempre in tema di assenza di competenza italiana, le note del ministero degli Esteri in cui si ribadiva che a stabilire il porto sicuro doveva essere la Spagna. La difesa ha chiesto, inoltre, di acquisire la direttiva del 2019 che stabiliva i provvedimenti da adottare a carico delle ong che disattendevano le indicazioni di uno Stato.
    Nella lista dei documenti chiesti dalla difesa di Salvini anche le indicazioni del Governo che evidenziavano la politica italiana in materia di sbarchi e che sancivano la necessità di arrivare a un accordo in sede europea sulla distribuzione dei migranti prima dell'assegnazione del Pos e dell'autorizzazione allo sbarco.
    La Procura non si è opposta alle richieste di acquisizione documentale dell'avvocato Bongiorno se non all'ammissione di articoli di giornale o comunicati stampa. (ANSA).
   

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