(ANSA) - PALERMO, 24 SET - "Il Consiglio dei Ministri ha
impugnato la sanatoria votata dall'Ars sugli abusi compiuti
nelle aree sottoposte a vincolo relativo. Un'altra, l'ennesima
sberla al Parlamento siciliano. Il tempo delle sanatorie è
finito e bisogna tutelare il paesaggio. Adesso l'assessore
Cordaro si impegni a ripristinare la legalità", afferma
Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
"Lo avevamo detto e scritto più di un anno fa in una lettera
aperta ai tutti i deputati regionali di non approvare questa
norma anticostituzionale, già cancellata dalla Corte
costituzionale, dannosissima perché alla fine legittima altri
abusi edilizi. - aggiunge - Ma non siamo stati, ancora una
volta, ascoltati e l'Ars è stata di nuovo mortificata". Per
Legambiente: "Bisogna che finalmente il legislatore regionale
prenda atto che il tempo è cambiato e non sono più ammissibili e
accettate sanatorie.Dovrebbe invece occuparsi di come preservare
meglio, di più e in modo concreto le nostre bellezze
paesaggistiche".
"E dopo questa ennesima brutta figura del più antico parlamento
d'Europa, soprattutto a causa dell'insistenza dell'assessore
Cordaro, conoscendo le sue nobili motivazioni, sicuramente non
elettoralistiche, nel proporre e nel difendere questa norma, ci
aspettiamo che adesso lo stesso assessore si adoperi con
decisione e abnegazione nel risolvere il problema di tutti quei
siciliani che, dopo aver compiuto un abuso edilizio e svanita la
prospettiva della sanatoria, dovranno mettere a posto le carte e
ripristinare la legalità nei loro immobili. È la sfida che gli
lanciamo", conclude. (ANSA).
Abusivismo: Legambiente, Cdm impugna sanatoria in Sicilia
Legge era stata approvata dal parlamento regionale