(ANSA) - PALERMO, 16 GIU - Si estende la mobilitazione di
associazioni e istituzioni per salvare le cave di pomice di
Lipari, dopo l'appello lanciato ieri del presidente emerito
della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco Gianni
Puglisi. L'obiettivo è di farne un museo e un parco archeologico
dedicati all'industria mineraria eoliana.
A sostegno della campagna intervengono oggi tre importanti
associazioni: Museimpresa (oltre cento iscritti, tra grandi,
medie e piccole aziende industriali e finanziarie), Federculture
(l'associazione delle società culturali in prevalenza pubbliche)
e Touring Club Italiano. I tre presidenti - Antonio Calabrò,
Andrea Cancellato e Franco Iseppi - sollecitano un impegno del
Ministero della cultura e della Regione siciliana. All'appello
aderisce anche il presidente di Sicindustria Gregory Bongiornoi.
L'obiettivo più urgente è quello di evitare lo smantellamento
dei fabbricati e dei macchinari, dopo l'affidamento delle cave
ai curatori fallimentari dell'ex società proprietaria. E varare
un piano di rilancio dell'area, come memoria dell'industria e
del lavoro e come esemplare attrazione turistico-culturale.
Anche l'assessore ai beni culturali della Regione siciliana,
Alberto Samonà, ha espresso un primo parere favorevole
all'ipotesi del museo e parco minerario.
Le Eolie sono state dichiarate "patrimonio dell'umanità"
dall'Unesco nel 2000. La valorizzazione di un bene culturale
prezioso come le cave di pomice rafforzerebbe, a giudizio dei
promotori della campagna, questo patrimonio. (ANSA).
Nuovi appelli per salvare cave di pomice a Lipari
Tre associazioni e Sicindustria dopo iniziativa Puglisi (Unesco)