(ANSA) - PALERMO, 10 GIU - La Guardia di Finanza di Palermo
ha eseguito cinque misure cautelari e sequestrato beni per 500
mila euro ai componenti di una organizzazione criminale
accusati di associazione a delinquere, esercizio abusivo
dell'attività finanziaria, usura, estorsione e autoriciclaggio.
Uno è finito in carcere, tre ai domiciliari e uno ha il divieto
di dimora nel territorio del capoluogo siciliano. Il
provvedimento è stato emesso dal gip di Palermo. le indagini
sono state coordinate dalla Procura.
L'inchiesta è stata condotta dal Nucleo di polizia economico
- finanziaria di Palermo, diretto dal colonnello Gianluca
Angelini. Gli investigatori hanno utilizzato intercettazioni
telefoniche e ambientali, appostamenti, pedinamenti,
videoriprese. Secondo quanto accertato, l'organizzazione
criminale, a partire dal 2016, avrebbe erogato prestiti con
l'applicazione di tassi di interesse di tipo usurario nei
confronti di decine di persone nell'area palermitana e romana,
per un ammontare complessivo di circa 150.000 euro. Parte dei
proventi illeciti intascati sarebbero stati poi "autoriciclati"
dal figlio di uno degli indagati, attivo "collaboratore" del
padre nelle azioni criminali, in un'attività economica nel
settore della ristorazione nella zona della movida palermitana.
Altri indagati avrebbero agito a vario titolo come intermediari.
E' stato scoperto, inoltre, un un sistema professionale basato
sul rilascio di assegni postdatati utilizzati a garanzia dei
prestiti erogati. Ai prestiti sarebbero stati applicati tassi di
interesse che sarebbero arrivati fino al 140% annuo. Per riavere
i soldi gli indagati hanno esercitato anche minacce nei
confronti delle vittime. (ANSA).
Scoperta banda di usurai, 5 misure cautelari
Operazione Gdf, sequestrati beni per 500mila euro