(ANSA) - PALERMO, 01 MAG - A due giorni dagli arresti, parla
il padre della 18enne che ha denunciato di essere stata
violentata da quattro giovani in una villa della borgata
marinara di Tre Fontane, nel Trapanese. L'uomo, che è affetto da
cecità, interviene con un lungo post sui social, dopo le
polemiche sollevate dal fatto di avere inizialmente definito dei
"bravi ragazzi" gli arrestati, salvo poi sostenere la figlia
nella sua scelta di presentare denuncia. "Ancora oggi, con
sdegno, devo dire che questa versione dei fatti non la conoscevo
e sono stato all'oscuro di tutto perché mia figlia non sempre si
è aperta completamente, forse per paura", scrive l'uomo. Il papà
della ragazza, rivolgendosi a quanti hanno commentato duramente
sui social le sue dichiarazioni, scrive: "Voi non sapete cosa ha
significato per me scoprire tutto. Dopo il processo pubblico,
cioè quello del vostro giudizio, mi attende anche quello
all'interno delle istituzioni. Tutto ciò vi sembra una cosa
facile?".
In un primo momento il padre della ragazza aveva appreso in
modo sommario dalla figlia, arrivata a casa a notte fonda, cosa
era accaduto. Ecco perchè ha telefonato a uno dei quattro
presunti violentatori per incontrarlo. Il giovane, invece, si è
presentato con gli altri tre indagati (due erano amici del
figlio sin dall'infanzia). "Mi hanno raccontato - spiega - la
loro versione dei fatti, cioè che non avevano fatto nulla di
male a mia figlia, e io ci ho creduto e così mi sono fatto
accompagnare dai carabinieri. Ecco perché quelle prime
dichiarazioni. Poi, una volta a casa, mia figlia ha avuto modo
di raccontarmi quanto successo e ho avuto modo di conoscere bene
tutta la storia e così sono andato di nuovo dai carabinieri e ho
messo a verbale che mia figlia aveva fatto bene a denunciare.
Tutta la famiglia è al suo fianco". (ANSA).
Violenza sessuale:padre ragazza,sono al fianco di mia figlia
Post su Fb, inizialmente non ho capito poi ho condiviso denuncia