(ANSA) - FICARAZZI, 23 APR - I militari della guardia
costiera di Palermo, coordinati dalla procura di Termini
Imerese, hanno sequestrato a Ficarazzi un casolare adibito alla
lavorazione di pelli e degli scarti di bestiame dove erano
accumulate tonnellate di rifiuti nel mancato rispetto delle
norme. I resti, secondo l'accusa, venivano gettati in una
voragine non distante dal fiume Eleuterio. Dal casolare
l'indagine si è estesa a undici tra macelli e stabilimenti di
smaltimento di scarti di origine animale che si trovano nelle
province di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Catania, Reggio
Calabria e Napoli. Con il personale dell'Arpa Sicilia e del
dipartimento di prevenzione veterinaria dell'Asp di Trapani sono
stati condotti accertamenti tecnici per verificare
l'inquinamento del fiume Eleuterio e dei terreni adiacenti. Sono
state elevate sanzioni che vanno da 48.000 a 496.000 euro per le
violazione delle norme che disciplinano la corretta e lecita
gestione di rifiuti. Nell'operazione, coordinata dal direttore
marittimo della Sicilia Occidentale, sono stati impegnati circa
80 militari di Napoli, Catania, Reggio Calabria, Mazara del
Vallo, Gela, Terrasini, Porticello e Termini Imerese. Utilizzato
anche un elicottero della guardia costiera con funzioni di
telerilevamento ambientale. (ANSA).
Scarti lavorazione bestiame in fiume, sequestrata conceria
Indagini Capitaneria di porto Palermo estese anche a macellerie