(ANSA) - CATANIA, 20 NOV - Il padre e la sorella di Filippo
Raciti hanno "smentito in maniera certa e categorica" alla
Procura di Catania di essere stati avvicinati, prima, durante o
dopo il funerale del loro familiari da un funzionario di polizia
che si sarebbe avvicinato a Nazareno Raciti per "chiedere scusa
al padre dell'ispettore perché è stata una manovra errata di
un collega'" a causarne la morte. "Nessuno ci ha mai detto
quella frase", hanno detto ai magistrati. La ricostruzione
dell'episodio, smentita dai familiari, era stata fatta alla
trasmissione Le Iene da una donna, non ripresa a viso scoperto,
che si è definita una loro familiare, ma il padre e la sorella
dell'ispettore hanno spiegato di "non riconoscere dagli occhi e
dal naso" alcuno dei loro parenti. I congiunti dell'ispettore
Raciti sono stati sentiti dalla Procura di Catania che ha aperto
un'inchiesta sul contenuto del servizio televisivo andato in
onda il 12 dicembre scorso su Italia 1 dopo una relazione
ricevuta dalla Digos della Questura sull'ipotesi di 'fuoco
amico' nella morte dell'ispettore Filippo Raciti, deceduto
durante scontri allo stadio Angelo Massimino il 2 febbraio del
2007. Il documento era stato redatto per "informare" la
magistratura su "ogni opportuna valutazione sulle circostanze
emerse durante il servizio". La tesi del 'fuoco
amico', che imputa la morte dell'ispettore all'impatto con una
Land Rover della polizia durante gli scontri con gli ultras del
Catania, è stata vagliata da diversi Gip, Tribunali del Riesame
e nei tre gradi di giudizio del processo a Antonino Speziale
che, con sentenza passato in giudicato, è stato condannato a
otto anni e otto mesi di reclusione per omicidio
preterintenzionale. Il fine pena è prevista per 15 dicembre
prossimo. A sollevarla in sede di indagine e di giudizio è stato
il legale di Speziale, l'avvocato Giuseppe Lipera, che
recentemente ha chiesto gli arresti domiciliari per il proprio
assistito, detenuto nel carcere di Messina, per gravi motivi di
salute. (ANSA).
Raciti: padre e sorella da Pm, smentita testimone Tv
Sentiti dopo servizio Le Iene, 'nessuno ha detto quella frase'