Sicilia

A Cagliari finale di Officin&Ideali,idee e progetti creativi

Dai suoni raccolti nell'Isola agli arazzi in morse

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 13 OTT - Dal 17 ottobre Cagliari ospita la fase finale di "Officin&Ideali. Residenze in transito". Sino al 18 novembre tra l'Orto Botanico, Sa Manifattura, il Lazzaretto, Iglesias e Quartucciu residenze artistiche, idee e progetti in giro per il sud Sardegna. Temi? La fantasia non manca.
    Dall'indagine attorno alla pigrizia alle lettere scritte a mano a destinatari ignoti. Passando per gli arazzi ricamati in codice Morse, sino ai suoni raccolti in Sardegna, frutto di un progetto di ricerca musicale. Tutto è realizzato dall'associazione Carovana SMI, in partenariato con le associazioni Tecnologia filosofica di Torino e Isolaquassùd di Catania, nell'ambito del programma pluriennale finanziato dal Mibact "La città che viaggia".
    Lo scorso anno il progetto ha vinto il bando Per Chi Crea, programma lanciato da Mibact- Siae (Società italiana autori ed editori) per favorire la creatività e la promozione culturale nazionale e internazionale dei giovani sino ai 35 anni.
    L'emergenza Covid è arrivata improvvisa, sbaragliando i piani ma non la voglia di proseguire il processo creativo. Adesso si va verso il traguardo finale, con le ultime residenze (stavolta reali) e la restituzione al pubblico del risultato finale. "Idee e progetti giunti a diversi stadi evolutivi", ha sottolineato la direttrice artistica Ornella D'Agostino.
    Nel week end di sabato 17 e domenica 18 ottobre si parte dall'Orto botanico: tra le proposte in programma ci sono le "Fonografie istantanee", registrazione e riproduzione di suoni raccolti in Sardegna da Giulia Tagliavia, musicista e compositrice siciliana che vanta collaborazioni con lo scrittore Stefano Benni ed è anche autrice di colonne sonore. Sarà presentato anche "Respirare", racconto collettivo scritto in codice Morse, da un'idea di Fulvia Bernacca. Le lettere scritte a mano e inviate a destinatari ignoti, pensate per viaggiare e mantenere i contatti anche in tempi di pandemia, sono invece al centro della "Mappa geoepistolare", la proposta di Maria Luisa Usai. (ANSA).
   

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